il testo che riporto è tratto dal libro “Voi sarete come Dei” (Ubaldini Editore-Roma
ritengo opportuno sottolineare,per coloro che non conoscono la Bibbia, che questa frase non è una trovata “blasfema” dell’Autore..bensi una delle frasi più antiche pronunciate dal Dio del Vecchio testamento,riferita al suo popolo..
“Sebbene io non sia un esperto nel campo degli studi biblici,questo libro è il frutto di molti anni di riflessioni,dato che ho studiato il Vecchio Testamento e il Talmud fin da bambino.Pure non avrei osato pubblicare queste osservazioni sulla Scrittura se nel mio orientamento fondamentale allo studio della Bibbia e della tradizione ebraica posteriore non avessi avuto per maestri grandi studiosi rabbinici, tutti rappresentanti dell’ala umanistica della tradizione ebraica e ebrei rigorosamente osservanti, ma molto diversi l’uno dall’altro. Ludwig Krause, un tradizionalista poco toccato dal pensiero moderno; Nebemia Nobel, un mistico, profondamente impregnato del misticismo ebraico e del pensiero umanistico occidentale; Salman B. Rabinkow, legato alla tradizione hasidica, socialista e studioso moderno. Sebbene nessuno di essi abbia lasciato scritti notevoli, erano molto conosciuti come studiosi del Taltnud fra i più autorevoli viventi in Germania prima dell’olocausto nazista. Non essendo un ebreo praticante o ‘credente’, io sono naturalmente in una posizione molto diversa dalla loro, e tanto meno oserei considerarli responsabili delle opinioni espresse in questo libro. Tuttavia queste mie opinioni si sono sviluppate dal loro insegnamento, e sono convinto che non si è interrotta in nessun punto la continuità tra questo e le mie idee. Sono stato anche incoraggiato a scrivere questo libro dall’esempio del grande kantiano Hermann Cohen che, nel suo Die Religion der Vernunft aus den Quellen dei J udentums segul il metodo di considerare il Vecchio Testamento e la tradizione ebraica posteriore come un tutto unico. Anche se questa opera di poco valore non può paragonarsi al suo importante capolavoro, e se le mie conclusioni a volte divergono dalle sue, sono stato influenzato fortemente dal suo modo di affrontare la Bibbia.
L’interpretazione della Bibbia data in questo libro è quella dell’umanesimo radicale. Con ‘umanesimo radicale’ mi riferisco a una filosofia globale che sottolinea l’unicità della razza umana, la capacità dell’uomo di sviluppare le proprie potenzialità, di raggiungere un’armonia interiore e l’equilibrio di un mondo pacifico. L’umanesimo radicale considera lo scopo dell’uomo una completa indipendenza; ciò implica pervenire, al di là delle finzioni e degli inganni, a una piena consapevolezza della realtà, e inoltre un atteggiamento di scetticismo verso l’uso della forza, proprio perché durante la storia dell’uomo è stata ed è tuttora la forza (l’indurre paura) a render l’uomo incapace di indipendenza, deformandone cosl la ragione e i sentimenti.
Se è possibile scoprire le basi dell’umanesimo radicale nelle più antiche fonti bibliche, è soltanto perché conosciamo l’umanesimo radicale di Amos, di Socrate, degli umanisti rinascimentali, dell’Illuminismo, di Kant, Herder, Lessing, Goethe, Marx, Schweitzer. Il seme diventa chiaramente riconoscibile solo se se ne conosce il fiore; la prima fase deve spesso essere interpretata con l’aiuto della seguente, anche se, geneticamente, la prima precede la successiva.”
VOI SARETE COME DEI
Un’interpretazione radicale del Vecchio Testamento
e della sua tradizione
(1966/ed. Astrolabio-Ubaldini, Roma 1970)
se l’argomento vi interessa..aprite questo (link)
qui troverete il senso profondo e la verità del Vecchio Testamento,uno dei commenti esegetici più importanti ritengo ..per i cristiani..
per la bibliografia di questo grande uomo..suggerisco questo link