Archivio per settembre 2008
CLICCARE SULL’IMMAGINE E POI SULLA LENTE
(non intendo in alcun modo..
fare pubblicità alla Coop..è solo
uno spunto di riflessione)
Tariffe, stangata in vista
da mercoledì fino a 80 euro in più
ROMA – Aumenti in vista da mercoledì prossimo per le bollette della luce e del gas. Dal primo ottobre – secondo le prime stime degli esperti – i rincari potrebbero arrivare fino al 6% per il metano e tra il 2,2% e il 3,7% per l’elettricità. La spesa annua delle famiglie potrebbe registrare una nuova stangata, fino ad oltre 80 euro. L’ultima parola spetta all’Authority per l’energia che entro il 30 settembre dovrà fornire l’aggiornamento per l’ultimo trimestre 2008.Ma secondo le previsioni di Nomisma energia per il gas sono attesi aumenti del 5,8% e per la luce del 2,2%. Per il Rie- Ricerche Energetiche Industriali, i rincari potrebbero invece arrivare al 6% per il metano e al 3,7% per l’elettricità.(28 settembre 2008)
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CLICCARE SULLA VIGNETTA PICCOLA PER VEDERLA COMPLETA..SENZA COLONNA ..

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Bettio (Lega): con gli immigrati
usiamo i metodi SS«Usare con gli immigrati lo stesso metodo delle SS: punirne dieci per ogni torto fatto a un nostro cittadino». Ha usato queste parole il consigliere leghista Giorgio Bettio, intervenuto durante il consiglio comunale per dare il suo appoggio all’ordinanza anti-sbandati sottoscritta da Gobbo e chiedere metodi più duri contro gli stranieri che abitano in città.
A dare il “la” all’invettiva del consigliere, a suo dire, «l’ennesimo sopruso patito da un inquilino dei palazzi dove abitano anche gli immigrati». Bettio accusa, ma non spiega quando e cosa sia avvenuto per scatenare tanta ira. «Non è possibile che gli immigrati vengano a vivere nei nostri condomini e poi comincino a comportarsi come Ras di quartiere o terroristi – dice – dovrebbero rispettare le regole e invece prima fanno finta di non capire poi, se redarguiti, passano alla minacce. Il decreto è troppo tenero».E lancia la sua proposta: «Gli immigrati che chiedono la residenza, se in possesso dei requisiti, dovrebbero essere messi sotto osservazione per sei mesi». Il piano, annunciato davanti ai volti increduli ma silenziosi dell’opposizione, suona più o meno come una prova d’esame: «Nel momento in cui ottengono la residenza – dice – la commissione dovrebbe assumersi il compito di seguirne gli spostamenti e controllarne il comportamento andando a chiedere informazioni anche ai vicini di casa. Passati questi primi sei mesi – continua Bettio – se gli stranieri si sono comportati bene, allora possono restare, in caso contrario devono essere sottoposti ad altri tre mesi di verifica e poi espulsi».Poi l’affondo: «Sarebbe giusto fargli capire come ci si comporta usando gli stessi metodi dei nazisti. Per ogni trevigiano a cui recano danno o disturbo, vengono puniti dieci extracomunitari». Dal banco della giunta, Gobbo annuisce e l’opposizione lascia correre: «E’ da anni che viviano il fenomeno dell’immigrazione – dice Sbarra – e la Lega, per propaganda, continua a spacciarlo come emergenza, invece di attivare tempestivamente politiche serie». 
Di tanto in tanto si sente parlare dell’affacciarsi in Italia
di “nuovi fascismi”.
L’affermazione suona oscura…perché non coincide con gli stereotipi della censura,
dell’olio di ricino, delle camicie nere con cui di solito si identifica il ventennio.
Stando così le cose ben venga la pubblicazione di un classico
che fornisce utili chiavi di lettura per comprendere le nascenti forme di autoritarismo.
Ci riferiamo a: Wilhelm Reich, “Psicologia di massa del fascismo”, Einaudi, 2002, 12 euro, nella nuova traduzione introdotta dall’eccellente saggio di Adriano Zamperini.
Leggendo le pagine che Reich ha pubblicato nel 1933 si resta colpiti per almeno due motivi:
il tentativo di comprendere il fascismo utilizzando strumenti concettuali extraeconomici;
l’attualità dell’analisi.
Per Reich il fascismo è un fenomeno…..
che non nasce e non muore con Hitler e Mussolini…
lungi dall’essere…
la concretizzazione di una caratteristica specifica di certune nazionalità
o l’imposizione di una fazione politica su un popolo ” innocente”
è piuttosto l’espressione caratteriale irrazionale dell’uomo medio..che vede repressi i suoi impulsi primari..
è capace di rigenerarsi di continuo pur partendo da medesimi contenuti:
in primis il razzismo e il nazionalismo.
Contenuti che tuttavia non sono creazioni del fascismo. ..
“Al contrario: il fascismo è una creazione dell’odio razziale”.
Dall’analisi di Reich …il fascismo appare..
una concezione mentale, un modello ideale,
una saldatura…
tra una parte del mondo interiore degli esseri umani
e le ideologie reazionarie:
“Il fascismo nella sua forma più pura,
è la somma di tutte le reazioni irrazionali del carattere umano medio”.
Dove per essere umano.. si deve intendere la piccola e media borghesia
e le masse impoverite che trovano nell’esclusione del presunto diverso..
un’identità capace di raccogliere largo consenso sociale.
E a poco valgono le spiegazioni che vedono nella precarietà economica un mezzo per la presa di coscienza.
Nelle nostre società l’aumento della povertà non produce, da parte dei più,
un’analisi razionale sulle responsabilità del potere…
ma il ritorno a comunità chiuse su se stesse ..
che il potere sfrutta ai propri fini:
“la mentalità fascista è la mentalità del cittadino , soggiogato, smanioso di sottomettersi a un’autorità e allo stesso tempo ribelle”.
Uno dei meriti maggiori di Reich è quello di cogliere le strette relazioni tra l’ideologia,
considerata come una vera e propria forza storica,
e la psicologia, considerata come relazione sociale e non come un fatto privato.
Questi autori tornano oggi alla ribalta per l’emergere,
in situazioni come quella italiana,
di tendenze tipicamente autoritarie:
il monopolio dei mass-media, in continuità con le forme di propaganda inventate negli anni ’30;
il presidenzialismo, in continuità con il culto dell’uomo forte;
il razzismo nei confronti degli immigrati extracomunitari,
in continuità con le persecuzione degli ebrei e dei comunisti;
l’attacco all’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, in continuità con la demolizione delle organizzazioni sindacali;
il nazionalismo bellicoso, in continuità con il maschilismo della pseudocultura nazi-fascista.
Se si interpreta il fascismo…
non come l’espressione di un partito politico..
ma come manifestazione irrazionale dell’uomo di massa…
psicologicamente represso,
allora possiamo dire che… sotto altre forme….
la “peste nera” sta tornando ad infettare il corpo sociale….
nonostante le cospicue differenze tra il mondo moderno e quello post-moderno.
Purtroppo a rendersi conto del pericolo sono pochi intellettuali e qualche gruppo d’opinione.(articolo apparso sul quotidiano il domani di Bologna del 27 dicembre 2002)
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(Federico Aldobrandi)

Alfonso De Munno, 26 anni, fotografo freelance di Roma. Capelli castano chiaro lunghi, occhi blu. Ha un piede fratturato, una costola incrinata. Il viso tumefatto, il corpo pieno di lividi. Il suo racconto è lucido e concitato. “Mi portano a Bolzaneto verso le 16.30 di sabato. Sono già stato pestato a sangue dalla guardia di finanza mentre scatto alcune foto dei black bloc. Arrivo alla caserma in camionetta, assieme a una ventina di fermati. Ho le mani legate, lacci neri di plastica, molto stretti. Il benvenuto: ci lanciano fuori dal pullman e iniziano manganellate e insulti. “Perché non provi a chiamare Bertinotti o il tuo amico Manu Chao?”.La colonna sonora dell’orrore è una cantilena, i celerini la sanno a memoria.
Adesso anch’io l’ho imparata, purtroppo:
“un due tre, viva Pinochet, quattro cinque sei, a morte gli ebrei, sette otto nove, il negretto non commuove”.
Finisco nell’ultimo stanzone della caserma. Mi tocca una nuova dose di calci e pugni. Rimango a terra, non posso più alzarmi: ho il piede fratturato, la costola dolorante. Vedo uno spettacolo dell’orrore: una ragazza svedese viene portata via per i capelli, i celerini spengono le sigarette sulle mani di un francese. Un ragazzo si fa la pipì addosso per la paura o perché non ce la fa più. Nessuno di noi si può muovere. Un agente corpulento entra nella stanza e inizia a massacrare un ragazzo perché “l’ho visto in piazza che mi insultava”. Pochi minuti dopo passa un carabiniere che raccomanda ad altri due: “Quelli della celere è meglio non farli entrare”.Ma il peggio inizia quando arriva la polizia penitenziaria: non ho mai visto tanta violenza in vita mia. Si infilano i guanti neri imbottiti e per un’ora non smettono di menare. Continuo a sognare un tizio che viene sbattuto contro il muro e lascia sulla parete un rigagnolo di sangue. Finalmente, verso le 4 di mattina partiamo per il carcere di Alessandria. Ancora qualche botta. Poi la pace, se di pace dopo l’inferno si può parlare”. Alfonso è stato rilasciato lunedì sera. E’ assistito dall’avvocato Simonetta Crisci. Adesso è a casa sua, non riesce a dormire, oggi andrà in ospedale. Né in caserma, né a Bolzaneto ha potuto avere un referto medico. Sporgerà denuncia per gravi lesioni volontarie. “Voglio un processo per ciò che è successo a Bolzaneto dice . Deve essere qualcosa di esemplare, di cui parlerà tutta l’Europa”. Gli sono stati “sequestrati” i dodici rullini che aveva scattato prima del “lager”. Ma i ricordi sono impressi nelle sue cellule, ormai. Dice: “Saprei riconoscere tra mille i miei torturatori”.(26 luglio 2001)
———————————————————————————————————————–Ci sono voluti anni..però se ne sono accorti…
(21 Marzo 2008 )
Per la Diaz e Bolzaneto si va al di là di ogni capacità di comprensione”.E questo, secondo Giuliano Amato.. “é vero soprattutto per Bolzaneto ..dove più che la polizia,c’era soprattutto la polizia penitenziaria..che non doveva fare i conti con la pressione della piazza ..e che, custodendo persone assoggettate, dovrebbe guardarsi “dall’abuso di autorità”, dovrebbe saper “rispettare” la dignità umana”. Ma per il ministro dell’Interno passato… quella di Bolzaneto “é stata una bruttissima storia”, che ci ha riportato agli anni cinquanta/sessanta, in un’Italia prepasoliniana in cui vigeva “un’interpretazione riduttiva dei principi costituzionali”, ”una cultura dello Stato “non ancora” consapevole di “dover essere al servizio del cittadino”. E’ un passaggio dell’intervista di Giuliano Amato rilasciata al quotidiano La Repubblica.
Come si suol dire è meglio tardi che mai, anche se sarebbe meglio non fosse mai successo. Dopotutto possiamo dire a ragion veduta che non erano tutte invenzioni del Movimento.
Ma così vanno le cose nelle Repubbliche delle Banane e dei voti utili alla normalizzazione del Paese.
—————————————————————————————————————————–
La FRASE del titolo..
non è soltanto l’esternazione del modo di pensare di “cittadini”..
che “però” appartengono…. alle Forze dell’ordine della Repubblica Italiana …
che verosimilmente militano,ne hanno il diritto, per partiti della Destra Politica Italiana o di aderenti alla Lega…
queste sono persone che obbiettivamente si comportano..secondo i principi del Nazional-socialismo …
Parrebbe ..ideologicamente…e quindi.. nel modo di agire…
(quella in atto..secondo i fatti di Cronaca nera..recenti..
che riguardano comportamenti inammissibili di alcuni fra essi…
comportamenti di fatto…”consentiti”..e ..”difesi”.. poi in sedi giudiziarie..)
(Federico Aldobrandi, Federico Aldrovandi » Blog Archive » Federico così
(Riccardo Rasman http://www.crimeblog.it/post/978/riccardo-rasman-ucciso-da-4-poliziotti-dopo-due-anni-il-processo
http://www.youtube.com/watch?v=5amVivEJj4Q
(TAV Val di Susa – scontri e pestaggi http://www.mountwild.it/mw/news/displaynews.php?idnews=89
(Chiaiano- “ Cosi ho visto i poliziotti… http://www.repubblica.it/2008/05/sezioni/cronaca/rifiuti-8/racconto-prof/racconto-prof.html
(Bussolengo. Rom subiscono un pestaggio.. http://mariarosetta.blogspot.com/2008/09/bussolengo-rom-subiscono-un-pestaggio.html
la linea politica interna…espletata concretamente..dall’attuale coalizione al Governo…
verso zingari,
extra-comunitari,
comunitari di altri paesi europei,
cittadini italiani..che contrastano democraticamente
contro decisioni politiche prese sulla propria pelle ,
sul territorio dove essi sono costretti a vivere…
perché non hanno la fortuna di poter disporre di una residenza secondaria ad Arcore e sulla Costa Smeralda..
aggravata però dal fatto che se pur si devono …e si possono…
perseguire linee d’azione…conseguenti…
non sia scontato solo moralmente, ..ma per “diritto certo” …
che “queste “ non possono essere avvallate ….
da tali comportamenti..
sia pur limitati..
ma doppiamente gravi..
per chi..indossa una divisa..
(Cosa è diventato..per le forze dell’ordine..Salvo D’Aquisto..un Santino da venerare in caso di disgrazie ?non è più un modello di comportamento? )
perché ..prima di tutto ..
è cittadino di questa Repubblica…
L’Italia di oggi…non è il Cile di Pinochet..in cui si rifugiarono i militanti di estrema destra..
non e’ la Cambogia comunista di oggi che pesta i monaci….
nè la Russia..che ammazza i giornalisti dissidenti..
nè L’ America.. delle pistole al Tazzer..
che vengono usate su chi contestò in una diretta ..
e con diritto di causa ..
l’ex rappresentante dei Democratici..
che regalò la vittoria a G.W.Bush…
dobbiamo .. noi..cittadini italiani normali
che credono in principi morali di normale diritto….
fare le valigie?
Questa dovrebbe ..essere ..una priorità ..
per coloro ..che governano in parlamento…
ma ritengo personalmente…
che anche…. La Comunità ebraica Italiana…
per voce dei suoi rappresentanti..
abbia il dovere morale..
non soltanto di Fare Memoria…
della tragedia dei poveri del suo pololo..
di ricordare l’empieta’ della Shoa…
ma di denunciare taluni…comportamenti attuali…sia pur limitati..
che pericolosamente e tragicamente… ad essa si ispirano..
Pensano ,tali comunità ,per il fatto che tali atteggiamenti riguardano persone diverse da loro..
di “essere al sicuro” ?..
perché l’attuale Presidente della Camera..Gianfranco Fini..
ha preso le “distanze morali “da coloro che appartenevano alla Repubblica sociale Italiana..?
perchè acriticamente..
i Governi d’Europa.. difendono in blocco..
i Diritti …ma anche le “Rappresaglie sproporzionate” dei suoi ultimi Governi ?
Ritengono… di essere tutelati..
dall’appartenenza politica al Partito Kadima (israeliano)del “Sindaco di Roma “ ….
http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/politica/alemanno-razziali/polemiche-amato/polemiche-amato.html
Giorgio Alemanno?
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