Archivio per novembre 2012

Spagna, cariche della polizia sempre più aggressive.incredibile:la denuncia è del sindacato dei poliziotti   Leave a comment


Spagna, cariche della polizia sempre più aggressive. “Protocollo violato”

La denuncia arriva dal sindacato iberico delle forze dell’ordine.

Un’esercitazione riservata è finita con otto poliziotti feriti.

Il capo dell’unità d’intervento ha detto di “sparare agli scudi di protezione in modo che in futuro lo si faccia sui cittadini”

Lo denunciavano da tempo molti cittadini. Alcuni di loro già feriti.

Come Ester Quintana che, alla manifestazione dello scorso 14 novembre a Barcellona,

ci ha perfino rimesso un occhio.

Durante le cariche dei Mossos d’esquadra è stata colpita da una pallottola di gomma che le ha spezzato il nervo ottico, come racconta in un video al quotidiano El País.

Ma la polizia iberica ha sempre smentito.

Adesso però, per la prima volta, l’accusa è arrivata dagli stessi membri delle forze dell’ordine.

“Se continuate così rischiamo di essere tacciati come polizia franchista”, hanno detto.

Il sindacato unificato della polizia spagnola (Sup) ha infatti mandato

una dura lettera di denuncia al ministro degli Interni (qui), Jorge Fernández Díaz.

Tutto dopo l’ennesimo incidente.

Stavolta nel corso di un allenamento nel centro militare di Linares, in Andalusia.

L’esercitazione, riservata agli agenti antisommossa, è terminata con otto poliziotti feriti e tre scudi rotti

a causa dell’impatto delle pallottole di gomma sparate a distanza ravvicinata.

Mentre gli amici di Ester hanno lanciato una campagna di solidarietà “Ojo con tu ojo”(Attenzione al tuo occhio)

e hanno aperto un conto corrente per aiutare la donna nelle spese mediche,

il Sup ha deciso di rompere il silenzio e raccontare quello che è successo nel centro militare:

il capo dell’Unità d’intervento della polizia (Uip) José María Igusquiza “ha dato disposizione di violare il protocollo e, invece che a terra,

sparare direttamente agli scudi di protezione in modo che in futuro lo si faccia sui cittadini”.

Il risultato è stato documentato con una serie di fotografie inviate agli Interni insieme alla denuncia:

otto agenti feriti al ginocchio, all’occhio e ai testicoli.

Per l’associazione di categoria si tratta di una “follia che vuole imporre pratiche illegali e pericolose,

che potrebbero non solo procurare gravi lesioni fisiche ai cittadini, ma anche disonorare l’intero Corpo nazionale della polizia”.

Nella lettera il Sup accusa chiaramente il governo, il ministro Fernández Díaz, il direttore generale della polizia Ignacio Cosidó e altri vertici militari:

“Volete che la Spagna abbia un morto sulla coscienza per distrarre l’attenzione

e giustificare comportamenti più aggressivi verso chi manifesta contro di voi?”.

La versione della Direzione generale della Polizia però è stata un’altra.

Nell’esercitazione, secondo un portavoce, gli agenti non stavano facendo pratica su come sparare ai manifestanti in strada,

ma come proteggersi da pietre o altri oggetti contundenti che si lanciano durante le concentrazioni.

“Si tratta di un test di difesa che facciamo da sempre. Non c’è nulla di nuovo”, hanno precisato.

Fatto sta che uno degli otto agenti feriti è stato trasportato d’urgenza in ospedale, proprio a causa degli spari ravvicinati.

E la relazione del sindacato spiega il motivo:

ai poliziotti è stato ordinato di posizionarsi uno di fronte all’altro a una distanza di 30 metri e di aprire il fuoco,

anche se la procedura raccomanda una distanza minima di 50 metri e un primo rimbalzo a terra dei proiettili di gomma.

L’esercitazione è stata sospesa solo quando il capo del dipartimento si è reso conto degli agenti feriti.

da IL FATTO,articolo di Silvia Ragusa,30 novembre 2012

Florens 2012,Firenze 2012,I tre crocifissi rinascimentali di Donatello, Brunelleschi,Michelangelo al Battistero   Leave a comment


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dal canale youtube di Duvaworkshop  D’Uva Workshop-a bit of art

un bel video : Mysterium Crucis

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Florens-2012-Inaugurazione-dei-Crocifissi-nel-Battistero-1

Firenze, 02 novembre 2012 – Ad anticipare la seconda edizione della Biennale Internazionale dei Beni culturali e Ambientali, Florens 2012, che si inaugura domani, sabato 3 novembre, è stata l’ostensione di tre crocifissi lignei quattrocenteschi di Donatello, Filipppo Brunelleschi e del giovane Michelangelo nel Battistero di San Giovanni a Firenze fino a domenica 11 novembre, provenienti dalle basiliche fiorentine di Santa Croce, Santa Maria Novella e Santo Spirito.

Per la prima volta insieme e accostati sotto il magnifico mosaico medievale raffigurante Cristo Pantocratore, i tre crocifissi riassumono il senso mistico della ”visio Constantini”, la visione avuta dall’imperatore Costantino nell’ottobre del 312 d.C., alla vigilia della Battaglia del Ponte Milvio, di una croce accompagnata dalle parole ”In hoc signo vinces” (sotto questa insegna tu vincerai).

L’esposizione, nata da un’idea di Sergio Risaliti con la supervisione di monsignor Timothy Verdon e la collaborazione di Francesco Vossilla, inserita nel programma della Biennale internazionale dei beni culturali Florens 2012, vuole essere una vera e propria ostensione, che sottolinea il senso primariamente sacro dei tre capolavori quattrocenteschi, e intende rappresentare un’occasione di riflessione su temi teologici, filosofici, artistici ed etici a partire dal significato simbolico della croce.

Il confronto ravvicinato tra i crocifissi lignei di Donatello, Brunelleschi e Michelangelo permette di rileggere l’intera vicenda della scultura religiosa del Quattrocento nel passaggio dal primo Rinascimento (fortemente concentrato sulla scienza e lo studio degli antichi, sulle proporzioni matematiche e l’etica classica) all’ultima fase del XV secolo (condizionata invece dalla filosofia neoplatonica e da un’estetica maggiormente orientata verso una trasfigurazione lirica e concettuosa degli argomenti teologici).

Una triade che si muove sulle corde del cuore (Michelangelo), della mente (Brunelleschi), della mano (Donatello). ”La croce è un segno religioso ma anche culturale, che dal IV secolo ad oggi si offre come simbolo di solidarietà umana, di libertà interiore, di sacrificio a favore di altri”, ha ricordato mons. Verdon.

L’ostensione dal titolo ”Mysterium Crucis – Il mistero della croce” è stata aperta oggi pomeriggio con una liturgia presieduta dal cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze. ”Il Crocifisso ci ricorda che noi non celebriamo un mito, ma facciamo memoria di un accadimento storico, che ha come protagonista l’umanità del Verbo – ha detto tra l’altro il card. Betori – E’ questa radice storica che, poi, dà fondamento alla proiezione storica della fede cristiana e spinge a ricercare il volto di Cristo nel volto dei tanti crocifissi di ogni tempo”.

Domani, sabato 3 novembre, alle ore 17, quattro studiosi commenteranno il senso di questa ostensione del crocifisso. Introdurrà monsignor Timothy Verdon, direttore dell’Ufficio Diocesano per l’Arte Sacra; interverranno il cardinale Giuseppe Betori, Armand Puig i Tarrech, professore ordinario di Nuovo Testamento presso la Facolta’ Teologica della Catalogna, don Armando Matteo, professore di Teologia Fondamentale alla Pontificia Universita’ Urbaniana, e Sergio Givone, assessore alla Cultura del Comune di Firenze.

Nota bene

Il piccolo Cristo di Michelangelo

il piccolo crocifisso di Michelangelo

Il piccolo Cristo di Michelangelo, ricavato da un unico blocco di legno di tiglio, lungo 41 centimetri e largo poco meno, ha una muscolatura fedele alla realtà

Il Crocifisso era un’immagine sacra molto diffusa nella Firenze tra il Quattrocento e il Cinquecento e aveva introdotto nell’arte il motivo della perfetta proporzione umana, espressa attraverso il corpo maschile nudo. Il piccolo Cristo in legno di tiglio (lungo 41 centimetri e largo poco meno) possiede dunque, caratteristiche che lo fanno attribuire a Michelangelo. La struttura e la muscolatura rispondono ad una fedeltà anatomica impressionante, mentre le proporzioni del corpo appaiono allungate.

Tutto ciò, si ritrova in  quello assai più grande, (alto 139 cm e largo 135), conservato nella chiesa del Santo Spirito a Firenze. Negli anni 1492-95, Michelangelo infatti potrebbe aver eseguito anche Crocifissi di piccole dimensioni, come si faceva in diverse botteghe fiorentine. La figura del piccolo Cristo in croce è ricavata da un blocco di legno formato da pezzi incollati.

Le Lobbies farmaceutiche che “inventano” malattie psichiatriche ,con l’appoggio di eminenti psichiatri americani   Leave a comment


Psichiatra leader in America,

Allen

si auto-accusa di crimini contro l’umanità

di Jon Rappoport – “Natural News” – 3 settembre 2012

I loro “risultati” sono pubblicati in edizioni periodicamente aggiornate del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (D.S.M.), stampato dall’American Psychiatric Association. Per anni, persino gli stessi psichiatri se la sono cantata su questo processo di “ricerca”. E, naturalmente, le aziende farmaceutiche che producono farmaci molto tossici per il trattamento di ognuno di questi “disturbi”, stanno cavalcando l’onda dell’inventare sempre più categorie di salute mentale, così che possano vendere più farmaci e fare più soldi.
Ma una delle maggiori stelle psichiatriche, il Dr. Allen Frances, leader nell’inventare malattie mentali ha fatto dichiarazioni molto interessanti a Gary Greenberg, autore di un articolo su Wired: “Dentro la battaglia della definizione della malattia mentale” (27 Dic 2010). Incredibilmente, i grandi media non hanno mai preso l’intervista sul serio: non divenne mai uno scandalo.

Il Dr. Allen Frances (proclamato dal New York Times nel 1994 forse il più grande psichiatra del momento) è l’uomo che, quell’anno, diresse il progetto di revisione dell’ultima edizione della Bibbia psichiatrica, il DSM-IV. Questo tomo definisce, etichetta e descrive ogni disturbo mentale ufficiale. Il DSM-IV ne elencava 297.
Il Dr. Frances afferma: “Beh, certo, se stai definendo il canone di diagnosi dei disturbi mentali per i colleghi e per le case farmaceutiche (che venderanno i farmaci abbinati alle 297 diagnosi del DSM-IV), sei proprio lassù ai livelli di Dio… Ma non c’è alcuna definizione di disturbo mentale. Si tratta di stronzate. In verità, non li si può definire: è praticamente impossibile definirne i confini in maniera accurata.”

Il fatto è che il DSM-IV ha risistemato le precedenti definizioni dell’ADHD e del disturbo bipolare per consentire molte più diagnosi, causando un boom di prescrizioni di farmaci molto tossici e potenti.

La diagnosi [come precisato nel DSM-IV] fa parte della magia… sai quelle mappe medievali? Nei luoghi dove non sapevano che cosa stava succedendo, scrivevano ‘I draghi vivono qui’. E non si poteva stare senza mappa“.

Traduzione: la gente ha bisogno della speranza di guarigione dei loro problemi; quindi, anche se noi psichiatri stiamo fingendo di riconoscere un certo tipo di disturbo mentale, anche se ci stiamo inventando queste definizioni di disturbo mentale basate su nessun test diagnostico biologico o chimico. E’ una buona cosa, perché la gente crederà che allora c’è speranza per loro; ti credono perché abbiamo dato un nome ai loro problemi. Se questa è scienza medica, lo sono anche i tarocchi. In realtà ci sono interessi per molti miliardi di dollari in gioco, e a quelle persone non piace che i loro segreti più profondi vengano esposti dalla stampa, che regolarmente tace.

Gli effetti negativi del Valproate (prescritto per una diagnosi bipolare, la cui diffusione, grazie al DSM-IV, è stata estesa a molte più persone) includono: tossicità epatica acuta, anche mortale; infiammazione del pancreas con rischio di morte; danni al cervello.
E gli effetti negativi del litio (anche questo somministrato per una diagnosi bipolare) includono: pressione nel cranio che porta alla cecità; collasso circolatorio periferico; torpore e coma. Per non parlare del Risperdal (somministrato per disturbo “Bipolare” e “irritabilità derivanti dall’autismo”) i cui effetti collaterali includono: grave compromissione della funzione cognitiva; svenimento; tremori muscolari (che possono essere indicativi di danni cerebrali).

Il Dr. Frances ammette che la nuova definizione di ADHD ne espande la diagnosi, aprendo così le porte ad un maggiore uso di Ritalin (e altri composti simili) come trattamento. Per tutti i seguenti effetti del Ritalin (selezionati e citati testualmente), c’è riscontro nella letteratura medica: deliri paranoici, psicosi paranoide, sintomi ipomaniacali e maniacali, psicosi, simile a quella da anfetamina, attivazione di sintomi psicotici, psicosi tossica, allucinazioni visive e uditive, produzione di esperienze bizzarre (tipo LSD), effetto terrore, aggressività, insonnia. A questi, siccome il Ritalin è un’anfetamina, vanno aggiunti gli effetti delle anfetamine: dipendenza psichica, diminuzione del sonno, ipotermia, convulsioni, danni al cervello da abuso, e, se usato assieme ad antidepressivi, ipertensione e convulsioni.

Un recente sondaggio ha rivelato che un’alta percentuale di bambini diagnosticati bipolari erano stati precedentemente diagnosticati come A.D.H.D.
Questo è istruttivo, perché il Ritalin e altri farmaci anfetaminici vengono somministrati a bambini etichettati con A.D.H.D. La velocità indotta dal farmaco, alla fine, produce un calo fisico e mentale che è facile da definire “depressione clinica”. Da qui arrivano il Prozac, il Paxil, lo Zoloft. Questi farmaci possono produrre alti temporanei, seguiti da ulteriori cali. Lo psichiatra nota questo schema di alti e bassi e quindi arriva la diagnosi di bipolare (maniaco-depressivo) e la prescrizione di altri farmaci, tra cui il Valproato e il Litio.

Nei soli Stati Uniti, ci sono almeno 300.000 casi di danni al cervello riscontrati da persone cui siano stati prescritti i cosiddetti farmaci anti-psicotici (alias “tranquillanti maggiori”). Il Risperdal (un farmaco dato a persone con diagnosi di bipolare) è uno di quei tranquillanti maggiori. (Fonte: Toxic Psychiatry, Dr. Peter Breggin, Press di St Martin’s, 1991)
E il Dr. Frances ha ammesso alla stampa che l’intera base della sua professione consiste in etichette che, in realtà, portano a sempre più farmaci velenosi somministrati ad adulti e bambini, per non dire nulla dell’effetto delle diagnosi di “disturbo mentale”. Non sto parlando dello “stigma di malattia mentale”, la rimozione del quale è una delle missioni di Hillary Clinton nella vita. No, sto parlando dello spostamento dell’uomo nel sistema, l’apparato medico, dove l’essenza del gioco è intrappolare quella persona per arraffare il suo denaro, il suo tempo, la sua energia, e naturalmente la sua salute – col sistema di una nuova diagnosi che ne segue un’altra e un nuovo trattamento tossico che ne segue un altro già intrapreso, dalla culla alla tomba. Il risultato è un essere umano gravemente debilitato (se riesce a sopravvivere), il cui maggior valore è la propria lista di malattie e disturbi, che impara a indossare come distintivi d’onore.

Grazie, Dr. Frances.

Riguardo all’autore: Jon Rappoport, autore di una collezione esplosiva, THE MATRIX REVEALED, è stato candidato per un seggio del Congresso USA nel distretto della California 29. Nominato per un premio Pulitzer, ha lavorato come reporter investigativo per 30 anni, scrivendo articoli su politica, medicina e salute per la CBS Healthwatch, LA Weekly, Spin Magazine, Stern e altri giornali e riviste negli USA e in Europa. Jon ha dato lezioni e seminari sulla politica globale, salute, logica e potere creativo al pubblico di tutto il mondo. http://www.nomorefakenews.com

 

L’America? Un paese dove il 40% della popolazione è malato di mente. Lo rivela l’APA, l’Associazione Psichiatrica Americana.

Inviato da pazzalio il Mar, 07/10/2012 – 14:30

Ogni nuova edizione della bibbia psichiatrica americana adottata in tutto il mondo (il Diagnostic and Statistic Manual, o DSM) si accompagna ad un progressivo aumento del numero delle malattie mentali riconosciute dalla American Psichiatric Association (APA) e quindi anche del numero dei potenziali pazienti psichiatrici. A oggi, anno 2012, siamo giunti alla IV edizione del DSM,

ma entro il dicembre 2012 dovrebbe uscire la nuova versione della bibbia psichiatrica, il DSM-5.

Secondo alcune stime i “malati di mente” passeranno dal 40 al 100% della popolazione. C’è da far riflettere tutti. (continua)

Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Onlus CCDU .Violazioni psichiatriche dei diritti umani   Leave a comment


Presentazione,chi siamo

Il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani (CCDU) Onlus, è un’organizzazione di volontariato non a scopo di lucro, finalizzata a investigare e denunciare le violazioni psichiatriche dei diritti umani.

 

Il CCDU è stato fondato in Italia nel 1979 ed è diventato una Onlus nel 2004. Il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani (CCDU) Onlus è una organizzazione indipendente ed è collegato ideologicamente al CCHR (Citizens Commission on Human Rights International), che ha sede a Los Angeles.

Il CCHR International è stato fondato nel 1969 dalla Chiesa di Scientology e dal professor Thomas Szasz, professore emerito di psichiatria all’Università di Syracuse, Stato di New York e autore di fama internazionale. A quel tempo le vittime della psichiatria erano una minoranza dimenticata, segregate in condizioni terribili nei manicomi sparsi nel mondo.

In seguito a ciò, il CCHR elaborò una dichiarazione dei Diritti Umani sulla Salute Mentale che è diventata la linea guida per le riforme nel campo della salute mentale.

Riconosciuto da uno Speciale Rapporto della Commissione delle Nazioni Unite per i Diritti Umani come fautore di molte grandi riforme che tutelano le persone dagli abusi psichiatrici, il CCHR ha documentato migliaia di casi, i quali dimostrano che i farmaci psichiatrici e le brutali pratiche psichiatriche creano insanita e causano violenza.

Dal 1969 il lavoro del CCHR a livello internazionale ha contribuito a salvare le vite di milioni di persone.

Molti paesi hanno ora adottato il consenso informato per il trattamento psichiatrico e il diritto, da parte delle persone che sfortunatamente hanno subito abusi psichiatrici, di essere legalmente rappresentate, di poter fare ricorso e ottenere il risarcimento per i danni subiti.

Il CCDU Onlus in Italia, ha raccolto nel corso degli anni centinaia di denunce e tutelato i diritti di moltissimi cittadini vittime di abusi nel settore della salute mentale. Tra le molte campagne condotte, ricordiamo quella sul consenso informato in relazione all’elettroshock, la serie di ispezioni a sorpresa, effettuate nei residui manicomiali italiani nei primi anni ’90 (che portarono alla loro chiusura), attività di informazione e sensibilizzazione sui temi dell’uso di psicofarmaci sui minori, sugli anziani e sul trattamento sanitario obbligatorio.

Una critica posta dal CCDU nel settore della salute mentale, riguarda il sistema diagnostico non scientifico, spesso utilizzato. Jeffrey A. Schaler, ricercatore, afferma: “Sebbene la nozione di validità scientifica non sia in sé un’azione, ha una connotazione truffaldina. La validità si riferisce al grado in cui qualcosa rappresenta o misura ciò che essa intende rappresentare o misurare. Quando gli strumenti diagnostici non rappresentano ciò che intendono rappresentare, noi diciamo essi mancano di validità. Il Manuale Diagnostico e Statistico (DSM-IV) pubblicato dall’Associazione Psichiatrica Americana è noto per la sua scarsa validità scientifica.”

Fanno parte del CCDU illustri medici, avvocati, artisti, educatori, rappresentanti dei diritti umani e civili, che hanno come loro obiettivo quello di denunciare e aiutare ad abolire tutte le pratiche fisicamente dannose nel campo della guarigione mentale. Per realizzare queste mete, i membri del CCDU lavorano con molti individui e gruppi che condividono la stessa opinione, ivi inclusi politici, insegnanti, operatori sanitari, forze di polizia e mass media.

Vademecum: la scuola luogo d’Istruzione ed Educazione

vademecum CCDU

 

Scappi dalla scuola?… La testimonianza di un’insegnante

Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO) Così hanno ucciso Mastrogiovanni,   Leave a comment


http://espresso.repubblica.it/dettaglio/mastrogiovanni-ecco-le-condanne/2193970

morto per trattamento sanitario obbbligatorio,

Fermato e legato a un letto per più di 90 ore. Senza acqua né cure. Finché muore. Il video integrale sul nostro sito. Un’iniziativa dei parenti della vittima e della onlus “A Buon Diritto” di Luigi Manconi

COMMENTI

So come funzionano queste faccende. Il mio vero nome è M. S. (per prudenza fornisco solo le iniziali). Ho subito due TSO senza che mi sia stato contestato nessun reato. Non sono uno psicopatico o un estremista politico, sono un docente universitario che è stato colpito per volontà di un personaggio sul quale avevo indagato e dal quale avevo subito vessazioni, Il personaggio, oggi in pensione, è un autentico delinquente che ha manipolato concorsi e falsificato verbali d’esame costruendo nel l’ateneo dove lavoro un’autentica associazione per delinquere. In un caso limite è dovuto intervenire anche il Ministero. Tutto è stato messo a tacere perché i suoi avversari sono soggetti a ricatto. Nel primo TSO sono stato sequestrato illegalmente e sottoposto a stupefacenti con effetti psichici devastanti. Non ho mai fatto uso di droghe e in quei giorni non avevo neanche bevuto alcolici. Vorrei poter avere giustizia per i danni fisici causati da 12 anni di trattamento psichiatrico.

Leggere questo articolo mi fa sentire la necessita’ di condividere la mia storia, finita meglio perche’ sono ancora qui: ricoverata nel 2007 all’ospedale di pisa per dei disturbi intestinali, ho stupidamente confessato di avere degli altri problemi di salute, di gravita’ simile alla sclerosi multipla, che poi sono risultati causati da un’intossicazione da mercurio. Dopo questa ammissione, sono stata inviata da una psichiatra, che mi ha fatto il TSO. Sono stata condotta con una scusa in una stanza, dove SEI persone tra infermieri e dottori mi sono saltate addosso, (ero una ragazza di 58 kg) e con la violenza mi hanno fatto un’iniezione, e lasciato una giornata legata con stretti legacci senza poter andare in bagno. Dopo di che sono stata trattenuta per 10 giorni in psichiatria, con un assistente del famigerato Cassano a dirmi ogni giorno come non potevo camminare perche’ soffrivo di depressione, e ad imbottirmi di psicofarmaci (che ho sputato tutti). Mando tutte le mie condoglianze.

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