Archivio per marzo 2013

Venerdi santo,Venerdi di Passione,il Venerdi dei cristiani   Leave a comment


gesu gnostico

La Passione di Gesù tra Verità ed arte…  

(che spesso trascende la verità storica)

http://www.cantidelcammino.info/play.php?id=143

Isaia  53

1 Chi avrebbe creduto alla nostra rivelazione?
A chi sarebbe stato manifestato il braccio del Signore?
2 È cresciuto come un virgulto davanti a lui
e come una radice in terra arida.
Non ha apparenza né bellezza
per attirare i nostri sguardi,
non splendore per provare in lui diletto.
3 Disprezzato e reietto dagli uomini,
uomo dei dolori che ben conosce il patire,
come uno davanti al quale ci si copre la faccia,
era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima.
4 Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze,
si è addossato i nostri dolori
e noi lo giudicavamo castigato,
percosso da Dio e umiliato.
5 Egli è stato trafitto per i nostri delitti,
schiacciato per le nostre iniquità.
Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui;
per le sue piaghe noi siamo stati guariti.
6 Noi tutti eravamo sperduti come un gregge,
ognuno di noi seguiva la sua strada;
il Signore fece ricadere su di lui
l’iniquità di noi tutti.
7 Maltrattato, si lasciò umiliare
e non aprì la sua bocca;
era come agnello condotto al macello,
come pecora muta di fronte ai suoi tosatori,
e non aprì la sua bocca.
8 Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo;
chi si affligge per la sua sorte?
Sì, fu eliminato dalla terra dei viventi,
per l’iniquità del mio popolo fu percosso a morte.
9 Gli si diede sepoltura con gli empi,
con il ricco fu il suo tumulo,
sebbene non avesse commesso violenza
né vi fosse inganno nella sua bocca.
10 Ma al Signore è piaciuto prostrarlo con dolori.
Quando offrirà se stesso in espiazione,
vedrà una discendenza, vivrà a lungo,
si compirà per mezzo suo la volontà del Signore.
11 Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce
e si sazierà della sua conoscenza;
il giusto mio servo giustificherà molti,
egli si addosserà la loro iniquità.
12 Perciò io gli darò in premio le moltitudini,
dei potenti egli farà bottino,
perché ha consegnato se stesso alla morte
ed è stato annoverato fra gli empi,
mentre egli portava il peccato di molti e intercedeva per i peccatori

dali_glasgow         Florens-2012-Inaugurazione-dei-Crocifissi-nel-Battistero-2

Gesù in croce con la Madonna,san Girolamo,Maria Maddalena e Giovanni Battista       Maria_Magdalene_crucifixion_detail (Maria Maddalena)

« Stavano “presso” la croce di Gesù, sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Cleofa e Maria di Màgdala. »

(Giovanni 19,25)

michelangelola-piet-Maria.jpg

(il talento di Michelangelo,ma Maria non può essere cosi giovane)

michelangelo-pieta2       Michelangelo,Gesù 2      Michelangelo,Gesù 3

Patrizia Ciofi : soprano,
Vivica Genaux : mezzo-soprano,
Arturo Chacón-Cruz : ténor,
Mirco Palazzi : basse,
Choeur de Radio France (Dir. musical : Matthias Brauer),
Orchestre Philharmonique de Radio France
Dir. Myung Whun Chung
St. Denis 28 June 2011

Laura Boldrini,il nuovo presidente della Camera   Leave a comment


 

 

Chi conosce Laura ha scoperto prima di tutto la sua profonda intolleranza alle conversazioni gassose, quelle che non portano a nulla. Il suo andare dritta alla meta ha fatto scuola nello staff dell’Unhcr dal 1998 fino alle sue dimissioni, nel 2012, prima di candidarsi alla Camera. Di lei si sentono dire cose del tipo: “… a lavorarci assieme ti vengono le rughe e dimagrisci 5 chili al mese. Però….” Oppure: “… quello che ho imparato con lei durante uno stage di tre mesi, m’è servito più di quanto sono riuscito a fare altrove, dopo anni di lavoro nella cooperazione. La cosa che colpisce di più in lei è che vede lontano, intuisce prima degli altri…” O ancora: ” … la sua capacità di fare squadra è fuori del comune, l’estremo senso del dovere, quasi maniacale, la sua severità con se stessa e con tutti noi sul lavoro riesce a convivere – è difficile crederlo – con un’inaspettato e profondo senso dell’ironia. Vedrete, adesso li mette in riga tutti. Ne sono sicuro”. Sono voci raccolte a caldo nell’ambiente nel quale Laura Boldrini ha lavorato per 14 anni filati, nell’avamposto più difficile, nel tragico paesaggio dei “Popoli in fuga”, titolo che abbiamo voluto dare al suo blog su Mondo Solidale, il settore di Repubblica.it dedicato a quella parte maggioritaria del pianeta che bussa, affamata, alle nostre porte. La neo presidente della Camera – eletta nelle Marche, sua terra d’origine, nella lista di Sel – ha scritto più volte dei “messaggi nella bottiglia”, quando il suo ruolo era ancora di portavoce dell’UNHCR. Messaggi che mettevano in guardia rispetto alla tragedia infinita di chi è costretto ad abbandonare tutti i suoi averi e gli affetti più cari per cercare scampo da guerre, torture, calamità naturali, offese della propria dignità, povertà, fame. Sono stati degli avvisi ispirati dal suo “sguardo lunghissimo”, nella speranza che li raccogliesse il mondo politico, le istituzioni, la sensibilità della gente. Il suo lavoro di portavoce dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati ha ottenuto comunque dei risultati, ma forse soltanto nelle coscienze dei cittadini, che hanno cominciato a percepire le tragiche proporzioni di uno dei più grandi e difficili drammi umanitari del nostro tempo.

boldrini Laura

Laura Boldrini, che ha una figlia maggiorenne, è nata nelle Marche, a Macerata, e come tutti quelli della sua terra si distinguono per concretezza, capacità di far coesistere nella propria esistenza elementi della tradizione e attenzione alla modernità, gente dal profondo senso del dovere, dalla grande etica del sacrificio, del risparmio e soprattutto del lavoro. Laureata in Giurisprudenza alla Sapienza di Roma nel 1985, ha cominciato il lavoro giornalistico alla Rai, sia alla televisione che alla radio. Nel fatidico anno 1989, comincia la sua strada nelle strutture delle Nazioni Unite, prima alla Fao, dove ebbe l’incarico di produrre documentazione video e audio, e poi – dopo circa quattro anni – al Programma Alimentare Mondiale (PAM) dove ha svolto lo stesso ruolo che poi ha esercitato all’UNHCR, cioè di portavoce per l’Italia.
E’ stato però senz’altro il suo lungo passaggio nell’Agenzia per i Rifugiati a far emergere in pieno il suo profilo umano e professionale. “Laura – dice una sua stretta collaboratrice che adesso lavora nella sede centrale dell’UNHCR a Ginevra – ingaggia battaglie anche feroci, quando annusa che i diritti delle persone, e non solo dei rifugiati, sono e stanno per essere violati. E’ fatta così. E’ capace di andare contro tutti, in prima persona. E’ un tipo anche difficile, questo si sa , però è e rimane una persona davvero straordinaria, alla quale non si può non voler bene”. Nella sua qualità di portavoce la Boldrini si è anche occupata del coordinamento di tutte le informazioni relative ai rifugiati nel Sud d’Europa. Numerose sono state le missioni durante la guerra nella ex Jugoslavia, così come in Iraq, in Afghanistan, Pakistan, Sudan, Angola, Ruanda, Caucaso. Frequenti le visite anche a Lampedusa, dove la si è vista battere tenacemente perché venisse rispettato il diritto di chi arrivava in quanto profugo, in fuga da regimi violenti o da persecuzioni di ogni sorta, di distinguersi da chi sbarcava “solo” per cercare un modo per sopravvivere alla fame. Stesse battaglie in Tunisia, nel capo per rifugiati di Choucha, oppure nell’inferno di Dadaab, l’immensa tendopoli in Kenia, che accoglie chi fugge dalla Somalia. E’ su questi terreni che la neo presidente della Camera è diventata la persona che che è. E che i nuovi parlamentari conosceranno presto. (16 marzo 2013)

 

http://www.repubblica.it/politica/2013/03/16/news/racconto_boldrini-54693851/?ref=HREA-1

Papa Francesco e il Movimento 5 stelle. L’importanza di chiamarsi Francesco.   Leave a comment


importanza-francesco

 

L’importanza di chiamarsi Francesco.

Nessun papa ha mai avuto il coraggio, perché di vero coraggio si tratta, di chiamarsi Francesco.

Il santo che la Chiesa voleva bruciare come eretico, il poverello di Dio che si scagliò con il solo esempio

contro la lussuria dei cardinali del suo tempo.

 

 

Il M5S è nato, per scelta, il giorno di San Francesco, il 4 ottobre del 2009.

Era il santo adatto per un MoVimento senza contributi pubblici, senza sedi, senza tesorieri, senza dirigenti.

Un santo ambientalista e animalista. La politica senza soldi è sublime,

così come lo potrebbe diventare una Chiesa senza soldi, un ritorno al cristianesimo delle origini.

I ragazzi del M5S a Woodstock a Cesena nel 2010, si auto definirono i “pazzi della democrazia“,

così come i francescani erano detti i “pazzi di Dio“.

Ci sono molte affinità tra il francescanesimo e il M5S.

C’è qualcosa di nuovo in questa primavera 2013, un terremoto dolce.

Il nome Francesco scelto da papa Bergoglio, un gesuita di mamma genovese, è già molto,

per ora mi può bastare, poi si vedrà. E’ il primo papa “low cost“.

Stanno già scavando nel suo passato, dalle letterine di scuola delle compagne,

alla sua vita prima di diventare prete, ai rapporti con la dittatura argentina,

per trovare ogni più piccola ombra e questo me lo rende simpatico.

Quali papi sono stati crocifissi dalla stampa mezz’ora dopo essere stati eletti?

Nel libro “Il Grillo canta sempre al tramonto” scritto lo scorso dicembre con Fo e Casaleggio

quest’ultimo diceva “Non deve essere un caso che non esista un papa che si sia fatto chiamare Francesco.

Noi abbiamo scelto appositamente la data di San Francesco per la creazione del MoVimento.

Politica senza soldi. Rispetto degli animali e dell’ambiente.

Siamo i pazzi della democrazia, forse molti non ci capiscono proprio per questo

e continuano a chiedersi chi c’è dietro“.

Habemus papam. Per il momento il suo nome ci rallegra,

speriamo che ci rallegrino presto anche le sue opere. (blog di Beppe Grillo)

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