1 Chi avrebbe creduto alla nostra rivelazione?
A chi sarebbe stato manifestato il braccio del Signore? 2 È cresciuto come un virgulto davanti a lui
e come una radice in terra arida.
Non ha apparenza né bellezza
per attirare i nostri sguardi,
non splendore per provare in lui diletto. 3 Disprezzato e reietto dagli uomini,
uomo dei dolori che ben conosce il patire,
come uno davanti al quale ci si copre la faccia,
era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima. 4 Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze,
si è addossato i nostri dolori
e noi lo giudicavamo castigato,
percosso da Dio e umiliato. 5 Egli è stato trafitto per i nostri delitti,
schiacciato per le nostre iniquità.
Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui;
per le sue piaghe noi siamo stati guariti. 6 Noi tutti eravamo sperduti come un gregge,
ognuno di noi seguiva la sua strada;
il Signore fece ricadere su di lui
l’iniquità di noi tutti. 7 Maltrattato, si lasciò umiliare
e non aprì la sua bocca;
era come agnello condotto al macello,
come pecora muta di fronte ai suoi tosatori,
e non aprì la sua bocca. 8 Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo;
chi si affligge per la sua sorte?
Sì, fu eliminato dalla terra dei viventi,
per l’iniquità del mio popolo fu percosso a morte. 9 Gli si diede sepoltura con gli empi,
con il ricco fu il suo tumulo,
sebbene non avesse commesso violenza
né vi fosse inganno nella sua bocca. 10 Ma al Signore è piaciuto prostrarlo con dolori.
Quando offrirà se stesso in espiazione,
vedrà una discendenza, vivrà a lungo,
si compirà per mezzo suo la volontà del Signore. 11 Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce
e si sazierà della sua conoscenza;
il giusto mio servo giustificherà molti,
egli si addosserà la loro iniquità. 12 Perciò io gli darò in premio le moltitudini,
dei potenti egli farà bottino,
perché ha consegnato se stesso alla morte
ed è stato annoverato fra gli empi,
mentre egli portava il peccato di molti e intercedeva per i peccatori
(Maria Maddalena)
« Stavano “presso” la croce di Gesù, sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Cleofa e Maria di Màgdala. »
(il talento di Michelangelo,ma Maria non può essere cosi giovane)
Patrizia Ciofi : soprano,
Vivica Genaux : mezzo-soprano,
Arturo Chacón-Cruz : ténor,
Mirco Palazzi : basse,
Choeur de Radio France (Dir. musical : Matthias Brauer),
Orchestre Philharmonique de Radio France
Dir. Myung Whun Chung
St. Denis 28 June 2011
Chi conosce Laura ha scoperto prima di tutto la sua profonda intolleranza alle conversazioni gassose, quelle che non portano a nulla. Il suo andare dritta alla meta ha fatto scuola nello staff dell’Unhcr dal 1998 fino alle sue dimissioni, nel 2012, prima di candidarsi alla Camera. Di lei si sentono dire cose del tipo: “… a lavorarci assieme ti vengono le rughe e dimagrisci 5 chili al mese. Però….” Oppure: “… quello che ho imparato con lei durante uno stage di tre mesi, m’è servito più di quanto sono riuscito a fare altrove, dopo anni di lavoro nella cooperazione. La cosa che colpisce di più in lei è che vede lontano, intuisce prima degli altri…” O ancora: ” … la sua capacità di fare squadra è fuori del comune, l’estremo senso del dovere, quasi maniacale, la sua severità con se stessa e con tutti noi sul lavoro riesce a convivere – è difficile crederlo – con un’inaspettato e profondo senso dell’ironia. Vedrete, adesso li mette in riga tutti. Ne sono sicuro”. Sono voci raccolte a caldo nell’ambiente nel quale Laura Boldrini ha lavorato per 14 anni filati, nell’avamposto più difficile, nel tragico paesaggio dei “Popoli in fuga”, titolo che abbiamo voluto dare al suo blog su Mondo Solidale, il settore di Repubblica.it dedicato a quella parte maggioritaria del pianeta che bussa, affamata, alle nostre porte. La neo presidente della Camera – eletta nelle Marche, sua terra d’origine, nella lista di Sel – ha scritto più volte dei “messaggi nella bottiglia”, quando il suo ruolo era ancora di portavoce dell’UNHCR. Messaggi che mettevano in guardia rispetto alla tragedia infinita di chi è costretto ad abbandonare tutti i suoi averi e gli affetti più cari per cercare scampo da guerre, torture, calamità naturali, offese della propria dignità, povertà, fame. Sono stati degli avvisi ispirati dal suo “sguardo lunghissimo”, nella speranza che li raccogliesse il mondo politico, le istituzioni, la sensibilità della gente. Il suo lavoro di portavoce dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati ha ottenuto comunque dei risultati, ma forse soltanto nelle coscienze dei cittadini, che hanno cominciato a percepire le tragiche proporzioni di uno dei più grandi e difficili drammi umanitari del nostro tempo.
Laura Boldrini, che ha una figlia maggiorenne, è nata nelle Marche, a Macerata, e come tutti quelli della sua terra si distinguono per concretezza, capacità di far coesistere nella propria esistenza elementi della tradizione e attenzione alla modernità, gente dal profondo senso del dovere, dalla grande etica del sacrificio, del risparmio e soprattutto del lavoro. Laureata in Giurisprudenza alla Sapienza di Roma nel 1985, ha cominciato il lavoro giornalistico alla Rai, sia alla televisione che alla radio. Nel fatidico anno 1989, comincia la sua strada nelle strutture delle Nazioni Unite, prima alla Fao, dove ebbe l’incarico di produrre documentazione video e audio, e poi – dopo circa quattro anni – al Programma Alimentare Mondiale (PAM) dove ha svolto lo stesso ruolo che poi ha esercitato all’UNHCR, cioè di portavoce per l’Italia.
E’ stato però senz’altro il suo lungo passaggio nell’Agenzia per i Rifugiati a far emergere in pieno il suo profilo umano e professionale. “Laura – dice una sua stretta collaboratrice che adesso lavora nella sede centrale dell’UNHCR a Ginevra – ingaggia battaglie anche feroci, quando annusa che i diritti delle persone, e non solo dei rifugiati, sono e stanno per essere violati. E’ fatta così. E’ capace di andare contro tutti, in prima persona. E’ un tipo anche difficile, questo si sa , però è e rimane una persona davvero straordinaria, alla quale non si può non voler bene”. Nella sua qualità di portavoce la Boldrini si è anche occupata del coordinamento di tutte le informazioni relative ai rifugiati nel Sud d’Europa. Numerose sono state le missioni durante la guerra nella ex Jugoslavia, così come in Iraq, in Afghanistan, Pakistan, Sudan, Angola, Ruanda, Caucaso. Frequenti le visite anche a Lampedusa, dove la si è vista battere tenacemente perché venisse rispettato il diritto di chi arrivava in quanto profugo, in fuga da regimi violenti o da persecuzioni di ogni sorta, di distinguersi da chi sbarcava “solo” per cercare un modo per sopravvivere alla fame. Stesse battaglie in Tunisia, nel capo per rifugiati di Choucha, oppure nell’inferno di Dadaab, l’immensa tendopoli in Kenia, che accoglie chi fugge dalla Somalia. E’ su questi terreni che la neo presidente della Camera è diventata la persona che che è. E che i nuovi parlamentari conosceranno presto. (16 marzo 2013)
donne ultraviolette
Siamo donne ultraviolette: frequenze al di là del visibile e della televisione. Ultraviolette del pensiero, vorremmo ri/fondare i rapporti fra i SESSI, e verso il MONDO, sulla base del RISPETTO.
METEMPSICOSI RELOATED
Qui non troverete ‘verità’ solo ‘informazioni’ tradotte, quelle le cui conclusioni sarete VOI a dover confrontare ed approfondire…
superficaoca channel
Ho un Q.I. così ALTO (anche senza tacchi) che mi vergogno. Motti del Superficaoca Channel:1. PRESTO!! che è TARDI !!!!
Amnesty International
Amnesty International è un’Organizzazione non governativa indipendente, una comunità globale di difensori dei diritti umani che si riconosce nei principi della solidarietà internazionale. L’associazione è stata fondata nel 1961 dall’avvocato inglese P
La Rete delle Donne
Per i nostri diritti, e per il bene di tutti, è il momento di unirci, cercando l’amicizia e il sostegno degli uomini che non sentono il bisogno di schiacciare le donne, per tentare un cambio di paradigma.
Anagen.net
un portale di integratori ,ricco di spiegazioni scientifiche
Fondazione Valsè Pantellini
Gli studi sull’efficacia dell’ascorbato di potassio nella cura del cancro (vai al post sull’argomento)
Ivan Ingrilli (grillo parlante)
Questo blog cerca di informare sui pericoli che ci vengono nascosti ai danni della nostra salute, sulle leggi che influenzano la nostra liberta’ di scelta e su quelle corporazioni che lucrano promuovendo i loro prodotti, danneggiando la scienza e le soluz