Archivio per giugno 2014

The Wahls Protocol: la dieta contro la sclerosi multipla e le malattie autoimmuni della D.ssa Terry Wahls   Leave a comment


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L’incredibile storia di Terry Wahls

Il mio interesse verso la storia della D.ssa Wahls (professoressa di medicina presso l’Universita dell’Iowa) è nato dopo aver visto il suo intervento al Tedx Talks (su segnalazione di un utente). Ogni volta che guardo il video, faccio sempre fatica a trattenere la commozione che mi suscita. Quello che oggi ci appare come normale e semplice, una dieta e qualche accorgimento per eliminare i sintomi della sclerosi multipla è il frutto di coraggio, determinazione e competenza di persone come Terry Wahls.

Prima della malattia (sclerosi multipla), la d.ssa Wahls era solita correre maratone, scalare montagne in Nepal, partecipare a gare di Triathlon, ottenere la cintura nera di Taekwondo e vincere una medaglia di bronzo in full contact ai giochi Pan Americani del 1978 a Washington.

Poi è arrivata la malattia, dopo decenni di sintomi ignorati e la diagnosi definitiva nel 2000. Nel 2007, a 52 anni, era costretta su una sedia a rotelle gravità zero, con iniezioni di Copaxone, sintomi che peggioravano ogni giorno ed una sclerosi recidivante-remittente che a 3 anni dalla diagnosi si è trasformata in sclerosi multipla secondaria progressiva.

Dopo i momenti di disperazione, ha ripreso gli studi interrotti ai tempi dell’università, leggendo ogni sera gli studi disponibili su PubMed relativi alla sua malattia. Fino ad incontrare le ricerche del Dr. Embry e del Prof. Loren Cordain da cui è iniziata la sua rinascita.

I Mitocondri

Quando i nostri mitocondri lavorano al massimo, le nostre cellule hanno tutta l’energia di cui hanno bisogno per svolgere le proprie funzioni in modo che l’organismo possa funzionare nel modo in cui dovrebbe, senza dover compensare carenze di energia e nutrienti. Le cellule produrrano una minor quantità di radicali, minimizzando il danno cellulare. Una dieta adeguata faciliterà questo precesso. Una dieta squilibrata farà deragliare questo processo, generando stress mitocondriale, invecchiamento precoce e insorgenza di malattie croniche.

Tutti i processi chimici implicano degli sprechi, ed i radicali liberi sono alcuni dei rifiuti che il corpo produce per generare l’energia di cui abbiamo bisogno. I radicali liberi causano problemi modificando la forma di una proteina, una membrana cellulare, o del DNA, cambiando così la loro funzione. Se una cellula viene danneggiata eccessivamente dai radicali liberi, può smettere di lavorare correttamente, ed anche morire in modo prematuro. Una morte cellulare troppo prematura può risultare in un invecchiamento rapido degli organi interni e quindi della persona.

Gli antiossidanti che si trovano naturalmente nelle piante agiscono stimolando la produzione di enzimi nelle nostre cellule che neutralizzeranno i radicali liberi prima che questi danneggino le nostre cellule. Rendendo quindi il meccanismo biochimico molto più efficiente ed efficace nel proteggere le cellule dai radicali liberi.

Cos’è una malattia autoimmune?

In biologia, la parola “auto” fa riferimento a “sé stessi” e l”autoimmunità è una condizione in cui le cellule immunitarie impazziscono e cominciano ad attaccare le strutture cellulari del proprio corpo. Quando l’organismo non vede o percepisce questi auto-recettori, interpreta e e definisce una struttura o sostanza come “straniera” e quindi come possibile minaccia.

Quali strutture il corpo scelga di attaccare è determinato da che tipo di condizione autoimmune ha la persona. Quando il corpo attacca la mielina, la guaina intorno alla cellule nervose, risultando in un danno al sistema nervoso, diciamo che la persona ha la sclerosi multipla. Se il sistema immunitario attacca la pelle, con conseguenti eruzioni cutanee di ogni tipo, siamo di fronte a casi di psoriasi, eczema o altre condizioni come le malattie del gruppo pemfigoide. Se il corpo attacca i tessuti del polmone, la chiamiamo asma. Se attacca la tiroide, siamo di fronte a tiroidite autoimmune come Hashimoto o Basedow/Graves. Se attacca le articolazioni con conseguente dolore e rigidità, alla persona possono essere diagnosticate condizioni come l’artrite reumatoide o lupus sistemico.

Sebbene tutte queste malattie si presentino in modo diverso, la causa di oltre 140 differenti tipi di malattie autoimmuni è la perdita di tolleranza di “sé stessi” nell’organismo, e l’attacco da parte delle cellule immunitarie verso la propria persona, di cui i sintomi della malattia sono solo il risultato.

Zonulina e permeabilità intestinale (leaky gut)

Una delle condizioni più pericolose che una dieta moderna occidentale causa è l’aumentata permeabilità intestinale (leaky gut). La sindrome della leaky gut è una condizione in cui buchi o perdite si sviluppano nella parete tra il piccolo intestino e e i vasi sanguigni. Se si è in presenza di batteri patogeni, funghi o parassiti nell’intestino – in particolare i funghi affamati di carboidrati come la Candida Albicans – essi sono più inclini a produrre tossine che interferiscono con il sistema che regola il “collante” che tiene insieme la parete cellulare ed il piccolo intestino (collante intracellulare).

La zonulina è una proteina che regola il funzionamento di questo collante intracellulare. Quando la zonulina viene attivata in modo improprio, il collante che mantiene le cellule serrate inizia ad aprirsi, permettendo al contenuto del piccolo intestino di fuoriuscire e filtrare nel circolo sanguigno. Altre cose che possono causare o aumentare la probabilità di sviluppare leaky gut possono essere: terapie antibiotiche ripetute, consumare una dieta ricca di zuccheri ed amidi, sviluppo di intolleranze a proteine specifiche come glutine nei cereali e caseina nei latticini, ed esposizione a sostanze chimiche artificiali e tossine come il tabacco. Tutte queste cose possono ulteriormente compromettere l’integrità della parete intestinale.

Il collante che sigilla la parete intestinale è lo stesso composto che fodera i vasi sanguigni, per cui se inizia a rompersi, potete scommettere che la parete dei vasi sanguigni – compresi quelli che arrivano al cervello – con molta probabilità si romperanno anch’essi. Potreste quindi avere un intestino che perde (leaky), vasi sanguigni che perdono ed un cervello che perde! E’ possibile avere anche una pelle che perde. Con vasi sanguigni che perdono, le cellule immunitarie avranno più probabilità di scavare nelle pareti e depositare colesterolo e molecole infiammatorie nel vasi sanguigni, otturando ed assottigliando vene ed arterie.

Nel cervello, la barriera sangue-cervello (emato-encefalica) che fornisce uno strato protettivo extra per il cervello contro i batteri infettivi diverrà meno efficace. Il cervello è più soggetto a permettere cellule immunitarie eccessivamente attive, aumentando la probabilità di infiammazione inappropriata e problemi peggiorativi relativi a disturbi dell’umore e neurologici come la sclerosi multipla. Nella pelle, ci saranno molte più probabilità di sviluppare ogni tipo di fastidiose eruzioni cutanee e problemi della pelle che vanno e vengono. Questo è il motivo per cui un intestino che perde (leaky gut) non ha solo a che vedere con problemi gastrointestinali, ma ha che fare con l’intero sistema e la salute generale della persona. Questa non è una condizione auspicabile. Eppure è presente in molte persone, spesso a causa di diete a base di cibi raffinati e cereali.

The Wahls Diet

La dieta messa a punto dalla D.ssa Wahls prevede tre livelli, per iniziare da quello con cui vi sentite più a vostro agio fino a raggiungere il terzo livello.
■Questo è il livello più semplice, “the Wahls diet“: per avviare il sistema ad un’alimentazione ricca di nutrienti, rimuovendo gran parte dei cibi che contribuiscono al declino dello stato di salute.
■Il livello successivo è denominato, “Wahls Paleo“: questo è il livello con cui la gran parte delle persone decide di procedere, fornendo una buona organizzazione per eliminare successivamente i cibi che possono compromettere l’integrità dell’intestino.
■L’ultimo livello, “Wahls Paleo Plus“: il livello maggiormente sfidante e quello che porta i migliori benefici per chi presenta condizioni di autoimmunità. E’ particolarmente indicato per chiunque abbia problemi di natura neurologica o psicologica (qualunque sia la causa primaria dello stato patologico), e persone con situazioni pregresse di tumore.

Queste diete sono disegnate per massimizzare l’apporto di vitmaine, minerali, antiossidanti e grassi essenziali di cui il cervello e i mitocondri hanno bisogno per proliferare.

The Wahls Paleo Plus Diet

Riporto di seguito solo le indicazioni della Wahls Paleo Plus. I due livelli precedenti hanno meno restrizioni ma seguono la stessa logica.

– Eliminate tutti i cereali (compresi riso, quinoa ed altri pseudo-grani), legumi e patate.

– Consumare 6 tazze (uomini) e 4 tazze (donne) di vegetali suddivisi tra foglia verde, colorati e verdure sulfuree. Una US cup (tazza) contiene 236 ml di acqua.
■Verdure a foglia verde (suggerimenti della D.ssa Wahls, ma non esaustivi): rucola, cavolo cinese, bietola, tarassaco, cavolo (tutti i tipi), lattuga (tutti i tipi eccetto iceberg), senape indiana, prezzemolo, spinaci
■Verdure Colorate:
1.Verdi: asparagi, carciofi, avocado, cavolo, sedano, cetrioli con buccia, lime, olive, peperoni verdi, zucchini con buccia
2.Rosse: cavolo rosso, ciliegie, mirtillo rosso, pompelmo rosso, melograno, peperoni rossi, radicchio, lamponi, rabarbaro, fragole, pomodori
3.Blue, viola, nere: more (gelsi), mirtilli, melanzane, cavolo viola, olive nere, lampone nero
4.Gialle, arancio: carote, pompelmo giallo, limone, peperoni arancioni e gialli, zucca, batate
5.Sulfuree: asparagi, broccoli, cavoletti di Bruxelles, cavolo, cavolfiore, erba cipollina, daikon, aglio, porri, funghi, cipolle (rosse, gialle e bianche), ravanello, rapa, scalogno

– Ridurre il consumo di frutta ad una porzione al giorno (1 tazza/cup), preferibilmente da bacche come mirtilli, lamponi ribes e more. Ed evitare frutti come banane, pere, mele, uva, pesche, ananas e mango. E’ esclusa la frutta disidratata, sciroppata e succhi di frutta del supermercato. Limitare le verdure amidacee a due porzioni alla settimana e sempre abbinate ad una generosa porzione di grassi come olio di cocco o di oliva.

– Consumare carni di animali allevati al pascolo, selvaggina o pesce selvaggio . Proteine animali tutti i giorni.

– Aggiungete alghe e frattaglie alla dieta

– Aggiungete cibi fermentati (crauti, kombucha, yougurt e kefir al latte di cocco o mandorle), semi e noci attivati e cibi crudi il più possibile. Alcune persone con overgrowth di candida non possono tollerare nessun tipo di lievito o fermentazione come aceto o vino o semplicemente funghi. In questi casi, astenersi dal consumo di questi cibi.

– Aggiungere grassi sotto forma di olio di cocco (almeno 5 cucchiai al giorno) o latte di cocco (3/4 di una lattina, 270 ml circa). Ma anche olio d’oliva o ghee (per chi lo tollera).

– Consumare due pasti al giorno in una finestra di 8 ore, digiunando per le restanti 16 (di cui circa metà dormendo). Mangiando proteine e grassi con pochi carboidrati si tenderà a ridurre di molto il vostro appetito. Durante le fasi di digiuno, l’organismo si concentra sull’eliminazione delle tossine, la produzione di ormoni e sulla guarigione. Se trovate difficile mangiare solamente due volte al giorno, fate 3 pasti, ma assicurandovi di far trascorrere sempre 16 ore tra la cena e la colazione. Questo aumenterà in modo significativo il vigore ed il numero dei mitocondri nelle cellule. E il vostro cervello ve ne sarà grato.

– Alcool (tipo vino secco) riservatelo alle occasioni speciali. Tutto il resto (alcool), evitatelo.

– Se con questa dieta state perdendo troppo peso, aumentate un po’ il consumo di frutta e di qualche verdura amidacea.

Nota della D.ssa Wahls (ex-vegetariana per 15 anni) per i vegetariani

Non raccomando una dieta vegetariana, ma capisco che alcuni abbiano serie motivazione per seguirla e per cui ho totale rispetto. In questo caso però, al fine di ottenere il giusto apporto calorico, la dieta dovrà includere qualche legume e grano, purché siano tenuti a mollo e fatti germogliare per ridurre al minimo la presenza di anti-nutrienti.

Terry Wahls sulle Solanacee

Per alcune persone generalemente sensibili, le lectine, (che sono molecule proteiche che vanno ad occupare i recettori per l’insulina, impedendo a questa di legarsi agli zuccheri per svolgere la loro normale funzione: l’utilizzo degli zuccheri per produrre energia), causano eccessiva infiammazione ed aumentano il rischio di autoimmunità. Altre persone invece, non avranno problemi con le solanacee, alcune delle quali sono ottime fonti di nutrienti.

Il motivo per cui non escludo le verdure solanacee dalla dieta sta nel fatto che se indicassi ai pazienti di eliminare tutti i cibi che sono potenzialmente problematici o dannosi, non ci rimarrebbe da mangiare quasi niente. Alcune persone sono intolleranti al cavolo! Per cui, elimino dalla dieta solo i cibi che ritengo possano essere deleteri (glutine e caseina) per chiunque abbia una malattia cronica e che possano provocare problemi di intolleranza. Se avete reazioni di intolleranza oltre alle indicazioni generali della dieta, esistono vari modi per capirlo. Il principale è quello di tenere un diario segnando tutti i cibi che consumiamo con le reazioni. Se reagite male alle solanacce, eliminatele dalla vostra dieta. Se non avete reazioni avverse, non c’è alcun motivo per eliminarle dalla vostra alimentazione.

Eliminare le tossine

Gli organi che si occupano principalmente di smaltire le tossine sono:
■fegato
■reni
■ghinadole sudoripare

La maggior parte delle tossine sono liposolubili, per cui devono essere convertite in sostanze idrosolubili per essere espulse nella bile (attraverso il fegato), l’urina (attraverso i reni) o il sudore. Questo processo accade in due fasi. Nella prima fase, le tossine vengono converitte per riattivare i metaboliti utilizzando processi chimici come l’ossidazione, riduzione, idrolisi e dealogenazione. In altre parole, questi vengono rilasciati dal grasso e liberati nel corpo. La tossina diventa più attiva ed anche più tossica perché non è più imprigionata nel grasso della cellula. Ma il corpo ha un piano.

Nella fase due, le cellule attaccano una parte della catena della nuova tossina attiva. Questa potrebbe essere un’altra struttura chimica, come un gruppo sulfureo, un gruppo metilico o un amminoacido specifico. Ciò rende la tossina idrosolubile in modo che possa essere eliminata dall’organismo. Ogni parte di questo processo deve funzionare comunque, affinché il rilascio della tossina avvenga correttamente. Se la tossina viene convertita nel metabolita reattivo (fase uno), senza però essere convertita in uno stato idrosoluble (fase due), può diventare ancora più dannosa. Questo è il motivo per cui le persone certe volte hanno esperienze negative con la detossificazione. Una volta che le tossine sono pronte per essere eliminate, dobbiamo aiutarle ad uscire in modo che non continuino a circolare nel corpo, liberate dal grasso (la forma più dannosa).

Esistono modi validi per fare questo. Il modo migliore è quello di consumare le vostre 4-6 tazze di verdure oltre ad alghe e frattaglie per facilitare la seconda fase del processo ed eliminare efficacemente le tossine. Questo fornirà al corpo tutte le sostanze di cui ha bisogno per raffinare le tossine fino ad uno stato in cui possono essere espulse. Nello specifico, assicuratevi di fare il pieno di:
■selenio e iodio (alghe)
■zinco e coenzima Q (frattaglie)
■tioli (verdure sulfuree e verdure a foglia verde)
■flavonoidi (verdure colorate)
■minerali (sale marino iodato e alghe)
■amminoacidi completi (proteine animali)

Aggiungere spezie con un impatto favorevole sulla detossificazione può aiutare l’organismo a compiere questo sforzo. Le spezie aiuteranno a garantirsi un equilibrio adeguato degli enzimi detossificanti necessari per eliminare le tossine quotidiane. Le spezie ed erbe consigliate sono:
■aloe
■cardo
■pepe di cayenna
■radice di dente di leone (tarassaco)
■aneto
■zenzero
■rafano
■prezzemolo
■menta
■rosmarino
■zafferano
■curcuma

Quando teoria e pratica coincidono

In barba a questa malattia progressiva e cronica per cui non esisteva alcuna cura, iniziai un esperimento su me stessa. Quello che non mi aspettavo erano i risultati sbalorditivi che ottenni dal mio esperimento: non solo fermai la mia malattia, ma ottenni anche un incredibile ripristino della mia salute e delle mie funzioni. Quello che ho imparato, ha cambiato per sempre il modo in cui vedo i mondi duellanti della salute e della malattia. Oltre cento anni fa, Thomas Edison diceva:

“Il medico del futuro non prescriverà medicine, ma interesserà i suoi pazienti alla cura della struttura umana, ad una dieta appropriata e alla causa ed alla prevenzione della malattia”

Questo è diventato il mio nuovo corso, la mia passione e la mia missione. Ho approcciato la salute e la malattia in un modo totalmente nuovo. Sono diventata una persona nuova, sia fisicamente che emozionalmente, sia personalmente che professionalmente. Mi sono anche impegnata con passione ad aiutare gli altri a diventare persone nuove.

Ovviamente nel libro troverete una miriade di utili informazioni oltre la dieta (che comunque non ho riportato completamente) come le integrazioni, sonno, esercizio fisico, gestione dello stress e molto altro ancora. Armatevi di pazienza, e soprattutto, se ancora non lo sapete, approfittatene per imparare l’inglese, visto che il libro non è momentamente disponibile in lingua italiana.

Bibliografia

The Wahls Protocol di Terry Wahls

L’importanza della vitamina C   Leave a comment


Vitamina-C

Questo post è un po’ egoistico. O meglio, nasce dall’esigenza personale (e forse temporanea) di seguire una paleo dieta chetogenica, senza frutta né verdura. La vitamina C è un componente importante e generalmente disponibile in frutta, verdura ma anche carni.

Nonostante quello che si pensi, quando il consumo di carboidrati è molto ridotto, il bisogno di vitamina C diminuisce.

E’ evidente che come regola generale (ma soprattutto per chi segue la Paleo dieta), la vitamina C come tutte le altre sostanze dovrebbero essere assunte tramite i cibi.

Prendiamo ad esempio la frutta (spesso ricca di antiossidanti come la vitamia C) che contiene grandi quantità di antiossidanti per prevenire l’ossidazione dagli zuccheri (specialmente il fruttosio) che essa stessa contiene. Com’è intellingente la natura eh..!

Questo però non è sempre possibile. in particolar modo quando i cibi che arrivano sulla nostra tavola sono (frutta e verdura) coltivati con pesticidi, costretti a maturare in microclimi artificiali ed in presenza di gas, o cresciuti su un suolo ormai “esaurito” o addirittura contaminato da sostanze chimiche. Stesso discorso per le carni di animali allevati in spazi angusti o alimentati con soia e granaglie.

Quali sono gli alimenti ricchi di vitamina C?

I cibi generalmente ricchi di vitamina C sono:
■gli agrumi (arance, limoni, pomplemi)
■i frutti tropicali
■le fragole
■i kiwi
■le bacche (lamponi, mirtilli, more)
■i pomodori
■i broccoli
■i peperoni (rossi e verdi)
■il cavolfiore
■i cavoletti di Bruxelles
■il prezzemolo

Ed altri ancora. E’ buona regola consumare questi cibi crudi (o lievemente cotti) affinché possano conservare una maggiore quantità di vitamina C.

A cosa serve la vitamina C?

La vitamina C è necessaria per la produzione di alcuni componenti fondamentali per il nostro corpo.
1.Collagene
2.Carnitina
3.Norepinefrina e Epinefrina (Adrenalina)
4.Enzimi

Inoltre, la vitamina C:
■Contribuisce al rafforzamento del sistema immunitario
■Previene l’ossidazione del colesterolo nel sangue
■Regola i livelli di zucchero nel sangue
■Previene febbre e raffreddore
■Protegge la salute degli occhi
■Preserva i batteri buoni dell’intestino e lo protegge da Candida ed altri parassiti
■Controbilancia la presenza di nitrati
■E’ necessaria per mantenere i livelli di glutatione, il principale anti-ossidante del sistema immunitario.

Una carenza di vitamina C può provocare una tendenza a carie e fratture, perdita di capelli e denti, perdita muscolare, gengivite, difficoltà a guadagnare muscoli, guarigione lenta delle ferite, dolori articolari. Carenze importanti di vitamina C possono addirittura portare alla morte, se non curate.

La carenza di vitamina C può essere molto pericolosa e potenzialmente fatale:
1.senza carnitina, il corpo diventa affaticato e debole, mentre la ridotta attività mitocondriale accelera l’invecchiamento.
2.Senza collagene, tutti i tessuti deperiscono, compreso il cuore, i vasi sanguigni, i muscoli, l’intestino e le ossa.
3.Senza il riciclaggio di glutatione, lo stress ossidativo aumenta e le difese immunitarie si indeboliscono, portando ad infezioni ed infiammazione.

Secondo Paul Jaminet, persone giovani ed in salute dovrebbero integrare la vitamina C con 400 mg al giorno. Nelle persone malate, dosi maggiori possono portare benefici.

Particolarmente interessante la storia di un agricolotre neo-zelandese che dopo aver contratto l’influenza suina, essere stato in fin di vita e considerato senza alcuna speranza di sopravvivere (i medici suggerirono ai familiari di staccare le macchine per tenerlo in vita), gli furono somministrate dosi massicce di vitamina C (100 grammi al giorno). Per la somministrazione la famiglia dovette battersi a lungo contro il parere dei medici ed arruolare un avvocato per “costringere” i medici a curare il paziente con vitamina C.

Dopo la cura di vitamina C, il paziente si è ripreso ed è guarito completamente (anche dalla leucemia, diagnosticatagli dai medici dopo l’aggravarsi dell’influenza suina). La sua commovente storia, in questo video.

Inoltre, vari studi clinici hanno dimostrato i numerosi benefici per chi assume vitamina C:
■secondo “The first national health and nutrition examination survey epidemiologic follow-up study” si è scoperto che nelle persone che integravano almeno 300mg di vitamina c al giorno, il rischio di morte (per qualsiasi causa) diminuiva del 35% negli uomini e del 10% nelle donne. Il tasso di mortalità da malattie cardiovascolari diminuiva del 42% negli uomini e del 25% nelle donne, e la mortalità dal cancro si riduceva del 22% neglio uomini e del 14% nelle donne. Inoltre, gli uomini che assunsero 800 mg di vitamina C al giorno vissero 6 anni di più delle persone che ne avevano assunto la dose generalmente consigliata (90 mg per gli uomini e 75mg per le donne).
■“The “Nurses Health Study” che ha seguito la salute di 85.000 donne per oltre 16 anni ha scoperto che l’assunzione di integratori di vitamina C era associata ad una riduzione di rischio di malattie del cuore del 28%.
■Uno studio incrociato che analizzava nove studi e che ha seguito 290.000 adulti per circa 10 anni ha scoperto che coloro i quali assumevano più di 700 mg di integratori di vitamina c al giorno vedevano ridotto del 25% il rischio di malattie coronarie rispetto a coloro i quali non integravano la vitamina C.

Tossicità della vitamina C

Trovare effetti negativi da alte dosi di vitamina C è davvero difficile.

Dosi (per via orale) superiori a 4 grammi al giorno possono provocare nausea e diarrea. Questo è il motivo per cui il limite massimo al giorno è di 2 grammi. Anche se la tolleranza a livello intestinale è molto variabile. Ad esempio, in persone malate la tolleranza può raggiungere anche i 100 grammi al giorno.

Nei pazienti affetti da cancro, la vitamina C può ridurre gli effetti della chemioterapia. Ecco perché solitamente viene somministrata in modalità intermittente.

Dosi consigliate di vitamina C (secondo Paul Jaminet)

L’integrazione di vitamina C in persone sane va da 500 mg fino a 1 grammo al giorno e generalmente non crea problemi, anzi, produce una serie di benefici tra cui una significativa riduzione del tasso di mortalità.

In persona malate, secondo gli studi del Dr. Robert Cathcart le dosi dovrebbero essere maggiori. Sempre dopo aver consultato il vostro medico di fiducia.

(Alcuni dati sono stati estrapolati dal libro Perfect Health Diet di Paul & Shou-Ching Jaminet)

http://www.codicepaleo.com/vitamina-c/

Pubblicato 27 giugno 2014 da sorriso47 in scienza, vitamina C

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I benefici dell’olio di cocco   Leave a comment


cocco

L’olio di cocco è uno degli alimenti preferiti dagli amanti della Paleo dieta.

L’olio di cocco è composto al 92,1% da grassi saturi, 6,2% da grassi monoinsaturi e solo l’1,6% da grassi polinsaturi. E’ praticamente solido a temperatura ambiente. Si tratta quindi di un olio stabile per cucinare piatti prelibati. Ha una consistenza simile al burro e può essere usato per la preparazione di verdure, in aggiunta a frullati, tè, caffè, dolcetti paleo, oppure per la carne e il pesce. E’ inoltre valido per la cura della pelle e del cuoio capelluto.

Il suo principale contenuto di acidi grassi deriva dall’acido laurico (presente nel latte materno), un acido grasso a catena media, che è considerato essere l’acido grasso più tollerato, non necessitando della produzione di acidi della bile per essere digerito. Ha inoltre proprietà anti-microbiche ed anti-fungine.

L’Acido Laurico

La gran parte degli acidi grassi saturi siamo in grado di produrceli da soli. Il principale acido grasso che il nostro corpo produce è l’acido palmitico (saturo) da cui poi altri acidi grassi come l’acido stearico sono prodotti. Viceversa, altri acidi grassi non possono essere prodotti dal nostro corpo e devono essere necessariamente assunti tramite la dieta. Uno in particolare può essere sintetizzato solo tramite la ghiandola mammaria. Questo è appunto l’acido laurico. Il corpo necessita di acido laurico per produrre monogliceridi anti-microbici utilizzati per combattere virus e batteri patogeni. Ecco perché l’acido laurico è un acido grasso saturo fondamentale. Ad eccezione del latte umano e del latte di mucca (piccole tracce), la principale risorsa di acido laurico risiede proprio nell’olio di cocco e nell’olio di palma.

Alimenti che contengono acido laurico.

Inoltre, l’acido laurico è una sostanza chiave contro alcune malattie. E’ stato scoperto essere utile nel contrastare virus come l’HIV, l’influenza e l’herpes.

Cenni storici sull’olio di cocco

I prodotti derivanti dal cocco rappresentano generalmente un punto fermo nei paesi del sud-est Asiatico, nelle regioni tropicali dell’America Latina e dell’Africa dell’Est. Marco Polo riferì del cocco come di una “noce indiana”. Vasco de Gama utilizzò la parola “coquos” nel suo Roteiro (diario di bordo del primo viaggio alle Indie 1497-1499) mentre Pigafetta, il cronista di bordo di Magellano durante la spedizione nelle Filippine, descrisse le noci di cocco come una “meraviglia della natura” intorno al 1522.

Alcuni dati sui paesi che consumano olio di cocco

Ne avevamo già parlato qui, ma come si sa, repetita iuvant.
■Fra i paesi che dispongono di dati affidabili, lo Sri Lanka registra il più alto consumo di olio di cocco ed il più basso tasso di malattie del cuore.
■Nella popolazione dell’isola di Kitava (Nuova Guinea), che consuma circa il 20% di calorie solo da olio di cocco , infarto ed ictus risultano totalmente assenti.
■Gli abitanti dell’isola di Tokelau (Nuova Zelanda), i quali ottengono il 50% di calorie da olio di cocco sono altrettanto immuni da malattie del cuore.

I benefici dell’olio di cocco

Ecco alcuni dei benefici derivanti dalla regolare assunzione di olio di cocco:
■aiuta a normalizzare i grassi nel sangue
■protegge il fegato dall’alcol e altre tossine
■può giocare un ruolo fondamentale nella prevenzione della malattie renali e della vescica
■è associato ad un miglior controllo degli zuccheri nel sangue e dell’insulina e quindi nella prevenzione del diabete
■ha proprietà anti-virali, anti-ossidanti, anti-batteriche ed anti-fungine
■si ritiene che promuova l’assorbimento di minerali (in particolare calcio e magnesio), fatto importante per la salute dei denti e delle ossa
■può aiutare a migliorare l’aspetto dello scalpo e dei capelli ed aumenta l’elasticità della pelle quando ingerito o applicato esternamente
■supporta la salute del cuore e la tiroide
■rinforza il sistema immunitario
■aiuta nel trattamento di Candida ed infezioni fungine
■è ricco di grassi saturi e quindi molto stabile durante la cottura senza il rischio di diventare rancido. Quando il grasso di irrancidisce o si ossida diventa parzialmente idrogenato trasformandosi in uno dei peggiori alimenti ed esponendoci al rischio di malattie cardiovascolari.
■ha pochissimi grassi polinsaturi

Processo di estrazione e scelta dell’olio da acquistare

Dopo che il cocco viene aperto, la polpa viene lasciata asciugare. Per estrarre l’olio, la polpa essiccata è scaldata a bassa temperatura fino a quando l’umidità è totalmente evaporata, in favore dei residui di olio. Questo è ciò che dovrebbe accadere sempre.

In molti casi però, sia per accelerare la fase di essiccamento che di riscaldamento, la gran parte dei produttori di olio di cocco utilizza agenti chimici. Per ovviare a questo problema, è imperativo acquistare solamente olio vergine (o extra-vergine) e biologico, in modo che il prodotto non sia stato raffinato, deodorizzato, idrogenato e decolorizzato durante il processo di spremitura e che le noci di cocco non siano state cresciute con pesticidi e fertilizzanti.

Secondo quanto riporta Mark Sisson, l’espressione “vergine” per l’olio di cocco è la migliore formula esistente e l’utilizzo della parola “extra-vergine” non aggiunge niente di più tranne che una spinta commerciale dal punto di vista del marketing.

Problemi e controindicazioni associati al consumo di olio di cocco

Generalmente l’olio di cocco, non ha controindicazioni a meno che non siano presenti allergie. Tuttavia, in rari casi, possono reigstrarsi sintomi di nausea, gastrite o diarrea. Altre volte, può provocare secchezza della gola, per chi assume olio di cocco al cucchiaio. Se invece mischiato con altri alimenti, la senzazione scompare. Bisogna però aggiungere che nella gran parte dei casi è la qualità del prodotto che fa la differenza e che molti dei sintomi svaniscono semplicemente cambiando olio di cocco.

E’ infine utile sapere che a differenza di altre fonti di grasso di provenienza animale, l’olio di cocco non contiente praticamente micronutrienti (o se presenti in quantità davvero minime) come vitamina B12, K2, colesterolo, acido linoleico coniugato (CLA) ed omega-3. Tutte sostanze che possiamo comunque assumere attraverso il consumo di altri cibi.

Per il resto, non rimane che provare, e vedere come va

Pubblicato 27 giugno 2014 da sorriso47 in Cocco olio, Paleo diet, scienza

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La Paleo diet ha effetti positivi sulla Malattia di Huntington   1 comment


cervello huntingtons-disease

I was recently asked whether following The Paleo Diet can help to treat individuals diagnosed with Huntington’s Disease (HD). HD is a neurodegenerative illness in which brain and nervous tissue are affected. Recent molecular advances suggest that increased expression of an enzyme called transglutaminase is likely involved in eliciting the disease in genetically susceptible people, and that transglutaminase inhibitors may be therapeutic in tissue cultures and animal models. Further, at least one study done in 2004 showed that 44% of HD patients maintained antibodies to gliadin, the storage protein found in gluten containing grains (wheat, rye, barley). Human studies have demonstrated that wheat and gluten consumption upregulates, or increases the expression of transglutaminase in a variety of human tissues, which can be reversed by gluten-free diets. To date, while there are no clinical trials evaluating gluten-free or Paleo diets in HD patients, I am aware of at least one anecdotal case of a young HD patient whose symptoms, as measured by MRI, remitted after following a gluten-free/Paleo diet. I don’t want to give HD patients false hope, nevertheless there are no known nutritional dangers to following The Paleo Diet.

I shared the notion of transglutaminase upregulation autoimmunity via wheat consumption with Trevor Connor, my graduate student in HES and Nutrition at the Colorado State University. We worked out the potential mechanism of how wheat/gliadin upregulates transglutaminase and may predispose genetically susceptible individuals to Huntington’s Disease.

It’s Genetic

Huntington’s Disease is genetic. If a genetic mutation in the gene that codes for Huntington Protein is identifiable, you have this mutation and will develop Huntington’s Disease.

Repetitive Protein

The mutant Huntington Protein has a “repeat.” The glutamine sequence starts multiplying and lengthening the protein. This repeat serves no purpose, but Huntington’s Disease is considered active at over 36 repeats. People with active Huntington’s Disease have a mutant protein in the brain that starts aggregating by binding to itself and other proteins. The aggregates then bind to neurons and kill them.

Huntington’s Mice

Scientists are focusing on trying to prevent the repeat and aggregation. However, we found a critical study where they knocked out tissue transglutaminase in Huntington’s mice. Even though aggregation was severe in these mice, disease onset was delayed and if it did develop, it was less severe.

Environmental Trigger

It was our belief that this same mechanism of gliadin binding to tissue transglutaminase (tTG) in Celiac’s Disease, is the environmental trigger in Huntington’s disease. It’s the gliadin-tTG complex that is influencing pathogenesis, or mechanism by which Huntington’s Disease is caused.
Immune Activation: In another important set of studies, HLA-DR, a heterodimeric cell surface glycoprotein, expression was increased by gluten consumption. In active Huntington’s subjects, HLA-DR activity was so strong in their disease tissue, it was visible with the human eye after staining.
In the same way that gluten breaks down the barrier of the gut, there is some evidence that gluten can open up the blood-brain barrier and allow the gliadin-tTG complex to enter protected neural regions and activate the Huntington aggregates.

Learn more: Connor, Trevor B.“A Potential Dietary-Based Environmental Trigger for Huntington’s Disease” Thesis. Department of Health and Exercise Science, Colorado State University, 2010.

Cordially,

Loren Cordain, Ph.D., Professor Emeritus

http://thepaleodiet.com/treating-huntingtons-disease-with-the-paleo-diet/

Il “Genius”..di Gesù Cristo.   Leave a comment


gesù cristo

Sono duemila anni che parliamo di quest’uomo..Gesù di Nazaret..

in tutto questo tempo..il nostro approccio è stato di carattere religioso..devozionistico..mediato malamente da quelli che rappresentano la sua chiesa..

è ora di riflettere su di lui..da una angolatura diversa..da una angolatura ..direi laica..riflettere su quanto esplicitamente ..ed implicitamente..il suo pensiero

abbia influito sull’intero cammino dell’umanità..

se oggi, sia pure in modo parziale..l’umanità può definirsi moderna e laica..in gran parte lo dobbiamo a questo maestro di vita..religioso ..eretico e laico allo stesso tempo..

Il suo pensiero ha modificato lentamente l’umanità..se non ce ne siamo accorti..è perché si è sciolto nel progresso dell’uomo come fa il sale negli alimenti..senza che ce ne accorgessimo..piano piano..

è stato il fermento che ha trasformato la vita dell’umanità in qualcosa di più soddisfacente..

come sa fare il lievito trasformando la farina in pane..

ma i fornai che hanno impastato la pasta non sono stati i papi ed i vescovi…

ma tante semplici creature che solo hanno accolto non altro se non che i principi evangelici…

tra questi vi sono le beatitudini (ma consiglio di leggere quelle descritte lel vangelo di Tommaso..ma ci sono anche altri consigli ancor più importanti..tipo quello che cito…

“chi devo amare ..signore…”

“io ti chiedo di “amare” come ha dimostrato di amare..non il levita o il sacerdote…ma di amare gli altri..come ha dimostrato di fare il buon samaritano (il non religioso)..”

Paradossalmente il mondo “cristiano”ha messo in pratica.. il consiglio evangelico..non osservando i “comandamenti ed i Dogmi della Chiesa Cristiana”.

ma..osservando il modo di amare degli uomini buoni

L’incapacità, nell’intraprendere un tale diverso approccio nella sua comprensione è dovuto proprio a coloro che ne hanno tramandato il pensiero..

Per riflettere sul suo pensiero è necessario ricostruire il modo di pensare dell’umanità di quei tempi..appunto duemila anni fa..e tentare,ma non è facile, di sgombrare la mente il più possibile per discernere in modo oggettivo… il falso dal vero..il nuovo dal vecchio..

ciò che è veramente una nuova civiltà occidentale ,proiettata già verso una civiltà universale ancora da definire..da ciò che invece è un falso e tragico ritorno al pensiero passato..dei nostri antenati..

non tutto è sbagliato di quello che le altre generazioni su di lui ci hanno insegnato..

come molto è stato colpevolmente travisato..molto quello che è ancora da scoprire e capire..

Gesù era un orientale ,la cultura in cui era nato ed educato fu quella ebraica del suo tempo..

il “genius” del suo popolo fu quello di pensare e di credere ad una unica “divinità”.. pensiero che appunto definiamo come fede mono-teistica..

ma a dire la verità non fù nè il primo ne l’unico..se attualmente alcuni antropologi stanno rivelando che molte popolazioni primitive,,credevano nell’esistenza di un unico dio..

Gli studiosi moderni..ritengono la cultura di un popolo come l’insieme delle sue proprie regole..

atte a soddisfare le sue necessità primarie e concrete..

inoltre significano sotto il nome di religione ..l’insieme di quelle esigenze che pur necessarie…concrete non sono…cosa significa questo..cercherò di spiegarlo con parole mie..

L’uomo ha sempre avvertito la sua inadeguatezza e debolezza di fronte ai pericoli,fenomeni della Natura..

si è sentito soverchiato di fronte ad un terremoto,un uragano..la forza del mare..la siccità..e cosi via..

ha ritenuto tali forze come l’espressione di una forza misteriosa che lo sovrasta e che non conosce..a questa forza ha dato il nome di divinità..

ha cercato di accattivare la sua benevolenza come avrebbe fatto con qualsiasi potenziale nemico..cioè attraverso dei doni..

nascono da questa motivazione le offerte votive primitive che ogni popolo ha offerto a questa forza ..e che oggi sappiamo similari di ogni contesto umano..ne sono esempio le offerte delle primizie di Abele e Caino..lo è l’offerta ,l’immolazione dei propri figli..

anche Abramo ,nei contesto culturale dei popoli del suo tempo..ritiene quasi di essere obbligato,

nel manifestare la sua devozione alla divinità ,ad offrirgli il dono più grande che potesse sacrificare..cioè il suo unico figlio Isacco.

Ugualmente ragionavano gli altri popoli ,conterranei di Israele,ma anche in altri continenti..basti pensare al popolo Maya..

Se questa pratica è andata in disuso..nell’avanzare dei secoli successivi..ciò è dovuto al progresso della sensibilità del cuore umano..

un cuore che inevitabilmente,proprio attraverso l’esperienza, il dolore e la gioia,si trasforma da cuore di pietra.. in cuore di carne (cuore umano)..cioè sempre più sensibile..

Spesso sfugge il lento cammino che l’uomo di ogni cultura ha compiuto..nel procedimento irreversibile di affinamento delle proprie capacità intellettuali ed affettive..

ma la storia non è fatta di soli passi in avanti..ma anche di retrocessioni..ne è un esempio la dottrina cristiana : in gran parte ha perduto l’”originale” ed “originario” insegnamento di Cristo

per regredire ad una religiosità ebraica o pagana..ma ci arriveremo nel proseguo di ciò che esporrò..

L’originale insegnamento di Gesù si esprime in concetti ed insegnamenti diversi dal precedente comune pensiero…

in relazione al concetto di Dio,del genere umano,del perdono,delle pratiche religiose.

Dio non è più il monarca assoluto dell’universo..è un padre ed una madre amorosa a cui sta a cuore le sorti dell’umanità..

Il genere umano è composto di esseri maschi e di femmine con eguali diritti e capacità..

-Il perdono delle colpe non è soggetto a pratiche religiose ma è subordinato alla capacità del peccatore di perdonare a sua volta i suoi simili.

-Il concetto di prossimo e l’esortazione ad amarlo non è più restrittibile al proprio clan…ma è allargato ad ogni essere umano che incontriamo nella nostra vita.

-Non esiste un modo magico,misterico,esoterico,capace di trasformare l’essere umano..(sacramenti)

-L’uomo è chiamato a credere ma più ancora è necessario mettere in pratica il suo insegnamento..

-Questa è l’unica via che può trasformare il cuore dell’uomo..

Lo spirito di Dio,spirito santo,non è qualcosa di esteriore ..

è lo spirito già presente nel cuore dell’uomo al momento della sua nascita..

“il regno di Dio è dentro di voi”

È lo spirito dell’uomo bambino, spesso perduto a motivo di “passioni” nocive,presenti in noi stessi e nella società civile e religiosa che ci circonda..

“se non ritornerete come bambini,non entrerete nel regno dei cieli” sono parole che Gesù ripete spesso ai suoi dodici apostoli..potremmo ritenere inutilmente.. ancora dopo venti secoli..

La sintesi di un simile pensiero è talmente moderna che potrebbe paragonarsi al genius di Leonardo da Vinci nel contesto della sua epoca storica..qualcosa di eccessivamente moderno che sovrasta il pensiero comune..

Uno dei vangeli che attesta questo scontro di civiltà religiosa è principalmente quello attribuito a Matteo,perché è quello rivolto a coloro che provengono dall’ebraismo…

Il vangelo che più attesta l’originalità del pensiero di Gesù è a mio parere il vangelo di Tommaso,(leggi il vangelo)rinvenuto nel 1945 a Nag Hammadi; il pensiero di lui è esposto in semplici detti..concetti, che il lettore già a conoscenza dei vangeli sinottici (cioè di Matteo,Marco e Luca) comprende ed identifica con facilità;

al contrario alcuni di questi appaiono talmente in contrasto da divenire quasi pietra di inciampo..in tal caso dovremmo ricordarci di un suo detto:

” beato colui che non trova in me,motivo di scandalo…”

cominciamo da uno dei suoi insegnamenti: “maschio e femmina li creò”

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