Il corpo umano..cervello ed organi..è un insieme..unico..
con ciò..intendo dire..che tutti gli organi..e le parti..sono collegate al cervello.
Ma ..la riflessione importante..è..che..se..non si usano..tutte le parti..dell’organismo..
(dita..mani..piedi..gambe..sesso..il secondo chakra.. ( sono 7..i sacra ..nel corpo.e sono i punti energetici..cioè..di passaggio..dell’energia vitale del corpo,) allora succede.. che..di conseguenza..l’energia vitale non passa..
la conseguenza..è..che il cervello..non funziona la massimo..praticamente..diminuiscono..
le nostre capacità mentali.
Le religioni..che altro non sono..che istituzioni di potere..hanno sempre conosciuto..questi principi.
Da ciò..proviene..il comando di non vivere..naturalmente..la nostra naturale umanita corporea.
Infatti..sia l’Ebraismo..che l’Islamismo..hanno vietato..la naturale..comprensibile..masturbazione . Siamo stati fatti..esseri corporei..sessuati..ed ad una certa età..inizia..la nostra vita ferile;
per gli uomini..il segno..sono..le prime..pollulazioni notturne.. per le donne..l’inizio è..la mestruazione.
Se..ad un essere..umano..si impedisce..la sua normale attività..riproduttiva..ciò..comporta ..di conseguenza..un blocco mentale..il cervello non funziona..correttamente.
Ridotto..ad un puledro..chiuso in un recinto..nell’inizio..della sua età fertile..e imossibilitato..concretamente..a viverla..viene..per effetto conseguenze..ridotto..ad una obbedienza forzata..a riconoscere..il potere..del suo “padrone”..e poi..la sua mmente..vacilla..in elucubrazioni mentali.. considerate..dai “padroni”..tendenze..religiose.
ripreso..da l Blog “ESSERE”..un..blog..penetrante..i reconditi meandri..del comportamento ..umano
“Leccaculo scambista”, personaggio diabolico che entra in scena nel momento in cui nello stesso ambito lavorativo c’è un altro leccaculo di livello alto. Ed è allora che si instaura una sorta di patto di non belligeranza tra i due contendenti che si riassume in un ““Tu dici in giro che io sono bravo ed io faccio altrettanto con te”. Vanno dal capo in due, dopo aver studiato quello da dire e non risparmiano di fare l’uno il testimone dell’altro per dare maggior credito agli scenari apocalittici che raccontano. Nell’abbigliarsi e nello zuccherare il caffè del capo, non si risparmiano in colpi bassi e attentati.
Sorvolando sul leccaculo collodiano, lungimirante e altre tipologie, viene semplice dire che l’adulazione, nella nostra società rappresenta una strumento agevolato per acquisire privilegi e favori. Infatti, personalizzare la leccata a seconda del destinatario, scoprendone i punti deboli: figli, intelligenza, bellezza, professione, casa, squadra di calcio, hobbies e cazzi& mazzi è quanto di più proficuo si possa fare in un ambito lavorativo . Già, perché ricevere complimenti e sentirsi circondati dal consenso spudoratamente falso, piace sempre di più poiché è notorio che la verità fa male e l’adulazione è sempre più vincente ed appagante. Peccato che nel nostro mondo non funzioni la stessa regola del mondo animale, in cui il “puledro ruffiano” non trascorre una buona esistenza, anzi ha una vita triste e meschina.
Infatti, al cavallo ruffiano vengono recisi i dotti deferenti, cioè gli viene praticata una vasectomia per renderlo sterile. L’intervento non preclude l’ erezione, quindi, in ogni caso, permetterà al nostro puledro comunque il sollazzo sessuale. Le cavalle, che hanno un brevissimo periodo di calore nel quale sono feconde e accettano il maschio, in quei giorni sono particolarmente irascibili poiché tendono ad aggredire con sonori calci delle zampe posteriori, le palle ed il petto dei maschi troppo avventati . Ecco, durante questo periodo “nervoso”, si ricorre al cosiddetto, sfigatissimo, puledro ruffiano, che viene introdotto nel recinto assieme alla cavalla in calore a prendersi la fase acuta di calci e morsi. Questo per evitare che la cavalla possa calciare e ferire seriamente uno stallone costosissimo. Comunque, la battaglia puo’ durare anche qualche giorno e, quando l’allevatore si accorge che la cavalla si è “sfogata” fisicamente e, stimolata, sta per “accettare ” il maschio, tira via il puledro mazziato e fa entrare dentro il fortunato stallone ” per la monta. Fine delle trasmissioni per il “cavallo ruffiano”.
Insomma, un cavallo che fa il lavoro sporco per conto dello stallone che, al momento culminante ed agognato, con un erezione alla Siffredi viene allontanato ed isolato miseramente con il suo carico di frustrazione e….non solo.
Ecco, sarebbe equo e giusto che nella nostra società, i leccaculi o i ruffiani, assaggiassero, per una sola volta, l’intensità di quei calci alle palle e nel momento di una promozione o di un avanzamento, venissero, miseramente, “tirati via”.
sono un teologo..eretico..potrei definirmi..gnostico.
Ho sempre creduto..che Gesù..la Parola..incarnata..del Creatore..dell’Universo..
è nello stesso tempo..colui..per..mezzo del quale..ogni cosa..è stata creta.. ( prologo del vangelo di Giovanni ) .
il Messianesimo..è..già presente.. la Fisica Quantistica..ha scientificamente dimostrato..che tutto l’Universo..è..materia..a diversi stadi..di concentrazione..secondo..l’equazione..di Einstein.. (E = mc2 è l’equazione che stabilisce l’equivalenza e il fattore di conversione tra l’energia e la massa di un sistema fisico. )
Si conoscono..ormai..scientificamente..attualmente..circa 8 diverse..materie.
“E indica.. l’energia contenuta.. o emessa.. da un corpo, “m” la sua massa e “c” la costante velocità della luce nel vuoto.
Venne enunciata da Albert Einstein nel 1905 nell’ambito della relatività ristretta, benché non compaia nel primo articolo sulla teoria del giugno, ma in un secondo del settembre intitolato “L’inerzia di un corpo dipende dal suo contenuto di energia?”[1].
È probabilmente la più famosa formula della fisica, grazie all’intreccio di novità, semplicità ed eleganza.
Si conoscono..scientificamente..circa 8 diverse,,concentrazioni..di materia..che spazia..da quella..elettromagnetica..l’unica visibile..dall’occhio umano..alla materia oscura..che è..approssimativamente..il 94% della materia esistente, .poi..esiste..un tipo di materia..chiamata..dagli scienziati..Forza debole;
questa materia..vibrazionale..è generata..dalle emozioni..che l’uomo..prova..con la sua intelligenza.
E’ l’unico..tipo..di materia..che ha la capacità..di attraversare..tutte le altre materie.
Questa forza..sarà..la responsabile..del cambiamento dell’ Umanità.
Cambierà..la coscienza..”circuita” dell’uomo..reso incapace..di sentire..la sua Coscienza..originaria.
Come insegnò..Gesù..il Regno di Dio..è..”dentro di noi..e fuori di
noi.” ” alza un sasso..e lì..mi troverai ” ” beato chi non cessa mai..di cercare..perchè..alla fine..troverà..il regno” ( vangelo..di Tommaso apostolo..fratello di Gesù..altrimenti detto.. ” detti segreti..di Gesù.
Questo è..quello che alla fine..ho trovato..
Questa..è la vera.. liberazione..dell’anima ..umana.
Andrea Sinicatti..blogger.. ( https://andreasinicatti.wordpress.com
1 In principio Dio creò il cielo e la terra. 2 La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque. 3 Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu. 4 Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre 5 e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: primo giorno. (e seguenti..)
26 E Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza,
27 Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò.
Questo..è..il secondo racconto..della Genesi..
7allora il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente.
20 Così l’uomo impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a tutte le bestie selvatiche,
ma l’uomo non trovò un aiuto che gli fosse simile.
21 Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull’uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e rinchiuse la carne al suo posto. 22 Il Signore Dio plasmò con la costola, che aveva tolta all’uomo, una donna e la condusse all’uomo.
23 Allora l’uomo disse: «Questa volta essa è carne dalla mia carne e osso dalle mie ossa. La si chiamerà donna perché dall’uomo è stata tolta». 24 Per questo l’uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne. 25 Ora tutti e due erano nudi, l’uomo e sua moglie, ma non ne provavano vergogna.
Se la Bibbia..è..la Parola autentica..di Yahweh.. allora..è..un pò..strana..
come può essere..che Dio..abbia detto due racconti differenti..
non si tratta di formalità..insignificanti..
ma di concezioni..dell’uomo..completamente..differenti..
Perchè..nel primo caso..
l’uomo e la donna..sono stati fatti..ad immagine..e somiglianza..di Dio..
nel secondo..invece..
la donna è stata creata..con una costola di Adamo..cioè..la sua carne.. le conseguenze..che ne derivano..sono bel spiegate..dal loghion..che si legge..nel vangelo di Tommaso..
121.) Simone Pietro disse loro: – Maria si allontani di mezzo a noi, perché le donne non sono degne della Vita! – Gesù disse: – Ecco, io la trarrò a me in modo da fare anche di lei un maschio, affinché anch’essa possa diventare uno spirito vivo simile a voi maschi. Perché ogni donna che diventerà maschio entrerà nel Regno dei Cieli¹.
Pietro..parla..secondo ..la dottrina..ricevuta..dai sacerdoti..Farisei..sono loro..che verosimilmente..hanno scritto..il secondo racconto della genesi..
Il motivo..è presto detto..
il secondo racconto della genesi..afferma..che Dio..ha creato la donna..con la “Carne” di Adamo..
la donna è.. “carne della stessa carne”.. dell’uomo..ma..non possiede..“l’anima” ..
la casta sacerdotale ebraica.. ha stravolto…la verità..della Creazione..
per dominare..la donna..
le conseguenze..si sono sparse..in tutta l’umanità..
la donna..di conseguenza..è stata ritenuta..un essere inferiore..
è rimasta..intatta..nella chiesa cristiana..con le aberranti conseguenze..del caso…
poi..con Maometto.. questa superiorità..maschile..dell’uomo..sulla donna..
è continuata..per i secoli..in avvenire..
97.) Gesù disse: – Venite a me, perché leggero è il mio giogo e dolce la mia autorità, e troverete la Quiete per voi stessi!¹
68.) Gesù disse: – Io rivelo i miei misteri a coloro che sono degni dei miei misteri 1. Quello che fa la tua destra, lo ignori la tua sinistra².
58.) I discepoli gli dissero: – Può essere utile o no la circoncisione? – Ed egli disse loro: – Se fosse utile, il loro Padre li avrebbe generati circoncisi già dalla madre. Ma la sola circoncisione in ispirito è veramente utile¹.
46.) Gesù disse: – A chi ha verrà dato, ma a chi non ha verrà tolto anche il poco che possiede¹.
44.) Gesù disse: – I farisei e gli scribi hanno ricevuto le chiavi della conoscenza, ma essi le hanno nascoste: non hanno saputo entrare essi stessi, né hanno lasciato entrare quelli che lo desideravano¹. Ma voi siate astuti come i serpenti e puri come le colombe².
In questa parabola, Gesù parte da una situazione psicologica e sociale molto contraria al Vangelo; Egli la vuole ad ogni costo distruggere, per portare il popolo di Israele (in primo piano, ma – a ben vedere – tutta l’umanità) a un modo di giudicare e di agire che rispetti e sviluppi i valori dell’umiltà, della carità e della misericordia.
Nel fariseo e nel pubblicano sono espresse due categorie di persone: primi, i farisei che, di istinto, si ritengono la categoria privilegiata e superiore a tutti, incline a giudicare gli eventi e le persone: «Io non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adulteri, e neppure come questo pubblicano; digiuno due volte la settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo» (Luca 18,11-12).
L’altra categoria è costituita dai pubblicani, cioè gli esattorhttp://www.donbosco-torino.it/ita/Kairos/Vita%20Spirituale/06-07/11-Fariseo_e_Pubblicano.htmli delle imposte, molto mal visti non solo perché si arricchivano esigendo il pagamento delle imposte, ma perché lavoravano, in pratica, a favore dei Romani, su mandato dell’imperatore (chiamato “Cesare”, dal nome di Giulio Cesare, che aveva iniziato l’espansione e preparato l’istituzione dell’Impero ad Augusto).
Gesù, ovviamente, non ha voluto affatto emettere un giudizio politico, ma ha voluto evidenziare due atteggiamenti tra loro opposti, e giudicarli alla luce della Verità, dehttp://www.donbosco-torino.it/ita/Kairos/Vita%20Spirituale/06-07/11-Fariseo_e_Pubblicano.htmllla Giustizia e della Carità. Abbiamo già ascoltato il modo di esprimersi del fariseo, capace soltanto di vedere se stesso (e la sua categoria di appartenenza) come ideale ed emblema del perfetto Giudeo, e di sentirsi pertanto autorizzato a giudicare le persone e la società secondo tali criteri. Accetta le leggi e le strutture della religione ebraica, orientandole però secondo gli interessi di casta.
Per quanto riguarda il pubblicano, Gesù non esprime un giudizio circa la legittimità (di diritto e di fatto) della loro professione, ma si ferma a considerare l’atteggiamento interiore di quel pubblicano: è un atteggiamento di umile riconoscimento dei suoi peccati: «Il pubblicano, fermatosi a distanza (dell’Arca dell’Alleanza situata nel centro del Tempio), non osava alzare nemmeno gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: “O Dio, abbi pietà di me peccatore”» (Luca 18,13). Quello che Gesù vuole evidenziare è l’atteggiamento umile di uno che sa di essere peccatore, riconosce la sua colpa e – sinceramente pentito – invoca la misericordia di Dio.
La misura del perdono
Questi, i due personaggi della parabola. Certamente, Gesù non era venuto solo per evangelizzare e salvare il popolo di Israele; ben sapeva di essere venuto per la salvezza di tutta l’umanità. Ci rendiamo pertanto conto che l’esempio usato nella parabola – essendo collocato all’interno della storia di un popolo e nell’ambito di una determinata nazione (che pur aveva ricevuto già dai profeti e nell’arco di molti secoli un’educazione direttamente da Dio) – ha una portata e un’ampiezza che abbraccia tutta la storia umana.
Qui, pertanto, occorre che ciascuno di noi faccia un sincero e approfondito esame di coscienza, per vedere “se” e “fin dove” accogliamo l’insegnamento di Gesù, e come tale insegnamento sia veramente radicato nella nostra coscienza e nel nostro cuore. Siamo tutti piuttosto pronti a giudicare gli altri, e – anche su questo – Gesù ci ammonisce, dicendo: «Non giudicate e non sarete giudicati, non condannate e non sarete condannati … perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio» (Luca 6,37-38); ma, per di più, ci insegna a perdonare; anzi, nella preghiera del Padre nostro, ci fa chiedere al Padre di essere perdonati se e nella misura con cui perdoniamo ai fratelli: «Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori».
La forza dell’umiltà
Torniamo a riflettere sull’umiltà, visto che Gesù ha condannato chiarissimamente l’orgoglio e la presunzione del fariseo. L’umiltà vera è innanzitutto un atteggiamento da tenere verso il Signore; e solo dopo diventa – come conseguenza – un atteggiamento che teniamo verso il prossimo. Chi siamo noi, che non di rado ci atteggiamo a giudici del Signore e ci lamentiamo con Lui perché, ad esempio, non interviene nella storia (nostra, ma anche nelle vicende mondiali) come noi vorremmo?
L’umiltà è verità, e quindi ha le radici nell’infinita Verità che è Dio. Il fariseo giudica e disprezza il pubblicano, e così dimostra di non avere capito nulla di Dio, di non conoscerlo, anzi, di sostituirsi a Lui! Il fariseo proietta in Dio la sua miserabile e goffa prosopopea di essere giusto: di una giustizia fabbricatasi da se stesso e che vorrebbe affibbiare a Dio! In realtà, il fariseo parla a se stesso (è del resto la traduzione letterale del testo originale del Vangelo).
Di più: anche il motivo per cui il fariseo ringrazia Dio è sciocco perché fondato sulla sua personale presunzione di essere giusto e di poter giudicare il suo prossimo; e di conseguenza non sa ringraziare Dio per tutti i benefici che ci concede ogni giorno: l’orgoglioso non sa vedere il vero bene, quello operato da Dio, perché cerca solo (e crede di conoscere) il bene operato dalla sua misera persona… Diciamolo con semplicità e chiarezza: “nessuno è così goffo come il superbo!” (e proviamo a dirlo, con umiltà, anche a noi stessi!).
… E così arriviamo alla sapienza del pubblicano, che riconosce sinceramente e umilmente il proprio limite, il proprio peccato! Gesù ci invita caldamente a imitarlo, per essere anche noi “resi giusti” di fronte al Padre.
Mi piace terminare con un tratto dell’inno del Magnificat, proclamato da Maria (e che troviamo ancora nel Vangelo di Luca: 1,48-52):
«Dio ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente e “Santo” è il suo nome: di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri dei loro cuori; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili».
Maria poteva cantare così, perché tutta la sua santità la riconosceva come dono di Dio; infatti, la vera traduzione del primo versetto sarebbe così: «Ha guardato con particolare predilezione la piccolezza della sua serva».
Nota sulla trinità: Bilquis Sheikh, una donna nobile di origine pakistana, un tempo devota musulmana e oggi cristiana, spiegò a un musulmano il concetto di Trinità. Queste sono le sue parole:
“Voi parlate della ‘Parola’ quasi come se fosse vivente”, disse il mio ospite.
“Io credo che Gesù sia vivente, se è questo che intendete”, risposi. “Il Corano stesso dice che Cristo era la Parola di Dio”. […]
“Leggete il Corano?”, domandai.
“Naturalmente”.
“Bene, allora vi ricorderete, come dice il Corano, che a Cristo fu dato lo Spirito di Dio? Avrete forse sentito parlare di Sadhu Sundar Singh, il devoto Sik a cui Gesù apparve in visione. Gesù così gli spiegò la Trinità: Come nel sole c’è luce e calore ma la luce non è calore ed il calore non è luce perché sono ambedue in uno, nonostante abbiano aspetti diversi nella loro manifestazione, così Io e lo Spirito Santo, procedendo dal Padre, portiamo luce e calore al mondo… Eppure Noi non siamo tre ma Uno, proprio come il sole che è soltanto uno”.
(brano tratto dal libro “Profumo dal Pakistan” di Bilquis Sheikh, ed. C.L.C.).
Dio si è rivelato UNO-IN-TRE “Aspetti”: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Le espressioni umane sono deboli per definire l’aspetto trinitario del Creatore.
Nei libri dell’Antica Alleanza Dio parla di se stesso al plurale:
“Facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza.” (Genesi 1,26)
Dopo il peccato di Adamo, Dio disse ironicamente:
“Ecco l’uomo è diventato come uno di noi, per la conoscenza del bene e del male…” (Genesi 3,22)
Avendo visto l’orgoglio degli uomini a Babele Dio disse:
“Scendiamo dunque e confondiamo la loro lingua…” (Genesi 11,7)
Dio apparve ad Abramo:
“Egli (Abramo) alzò gli occhi e vide che tre uomini stavano in piedi presso di lui.” (Genesi 18)
Perplesso davanti all’apparizione di Dio trinitario Abramo si rivolge a “Lui” tanto al singolare quanto al plurale.
La Bibbia ci rivela che Dio è Padre, Figlio (o “Verbo”) e Spirito Santo.
Il Padre è Dio
Verità rivelata dall’Antico Testamento:
Deuteronomio 32,6: “Non è lui il Padre che ti ha creato?”
Geremia 31,9: “…Io sono un Padre per Israele.”
Malachia 2,10: “Non abbiamo forse tutti noi un solo Padre?”
Gesù conferma questa paternità: Dio è Padre del Cristo e nostro Padre:
Matteo 7,21: “Colui che fa la volontà del Padre mio.”
Matteo 26,53: “Pensi forse che io non possa pregare il Padre mio…”
Luca 2,49: “…Io devo occuparmi delle cose del Padre mio.”
Matteo 6,4: “Il Padre tuo che vede nel segreto.”
Matteo 23,9: “Perché uno solo è il Padre vostro, quello del Cielo.”
Giovanni 20,17: “Io salgo al Padre mio e vostro.”
Il Figlio è Dio
Egli si incarna nel Messia:
Salmi 2,7: “Annunzierò il decreto del Signore. Egli mi ha detto: ‘Tu sei mio figlio, Io oggi ti ho generato’.”
2 Samuele 7,14: “Io gli sarò Padre ed egli mi sarà figlio.”
Giovanni 1,1-14: “Il Verbo (Figlio) era Dio… e il Verbo si fece carne.”
Giovanni 8,57: “Prima che Abramo fosse, Io Sono” disse Gesù.
Ebrei 1,1-9: “Dio,…ultimamente, in questi giorni ha parlato a noi per mezzo del Figlio… Irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza e sostiene tutto con la potenza della sua parola… Infatti a quale degli Angeli Dio ha mai detto: Tu sei mio figlio; oggi ti ho generato…”
Giovanni 5,18: Gesù si presenta come uguale al Padre.
Giovanni 10,30-33 / Giovanni 14,8-10: Gesù rivela ancora la sua uguaglianza al Padre.
Filippesi 2,5-11: Paolo dichiara la condizione divina di Gesù che lo rende uguale a Dio.
Matteo 11,27: “Nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare.”
Lo Spirito Santo è Dio
Isaia 48,16: “…il Signore Dio ha mandato me insieme con il suo Spirito.”
Isaia 63,10: “…essi contristarono il suo Santo Spirito.”
Gioele 3,1: “Io effonderò il mio Spirito sopra ogni uomo”, disse Dio.
Salmi 51 (50),13: “…Non privarmi del tuo Santo Spirito.”
1 Corinzi 2,10-12: “Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito; Lo Spirito infatti scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio… Così anche i segreti di Dio nessuno il ha mai potuti conoscere se non lo Spirito di Dio. Ora noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito di Dio…”
Atti 5,3-4: Mentire allo Spirito Santo è mentire a Dio.
Atti 13,2-4: “Lo Spirito Santo disse…”
1 Corinzi 6,19: I corpi sono templi dello Spirito Santo.
1 Corinzi 3,16 / 2 Corinzi 6,16: I corpi sono templi di Dio.
Atti 28,25-27: “Ha detto bene lo Spirito Santo, per bocca del profeta Isaia, ai nostri padri.”
Isaia 6,8-10: “Io udii la voce del Signore.”
2 Pietro 1,21: Ogni profezia viene dallo Spirito Santo.
2 Timoteo 3,16: “Tutta la scrittura infatti è ispirata da Dio.”
Manifestazione della divina Trinità nel Vangelo
Lo Spirito Santo è lo Spirito del Padre:
Matteo 10,20: “Ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.” (Giovanni 15,26 / 1 Corinzi 2,11) Ma è anche lo Spirito del Figlio “Tutto quello che il Padre possiede è mio.” (Giovanni 16,15)
Galati 4,6: “…Dio ha mandato nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio.” (Vedere Atti 16,7 / Romani 8,9 / Filippesi 1,19)
Lo Spirito Santo emana dunque dal Padre e dal Figlio (i Cattolici) e non solamente dal Padre (gli Ortodossi).
Lo Spirito Santo non è mandato solo dal Padre, ma anche dal Figlio:
“Io pregherò il Padre ed Egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito di Verità…” (Giovanni 14,16-26)
“Quando verrà il Consolatore che Io vi manderò dal Padre, lo Spirito di Verità che procede dal Padre…” (Giovanni 15,26)
“…È bene per voi che Io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma quando me ne sarò andato, ve lo manderò.” (Giovanni 16,7)
“Io manderò su di voi quello che il Padre mio ha promesso.” (Luca 24,49)
“Alitò su di loro e disse: ‘Ricevete lo Spirito Santo’.” (Giovanni 20,22)
Matteo 3,16-17: Durante il battesimo di Gesù, Giovanni Battista vide che “si aprirono i cieli e lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui. Ed ecco una voce dal cielo che disse: ‘Questi è il Figlio mio prediletto’.” (Mt.3,16 / Giovanni 1,32) La colomba, la voce e Gesù rappresentano la Trinità.
Giovanni 14,16-26: Agli apostoli rattristati a causa della sua partenza, Gesù promette di pregare il Padre per dare loro un altro Consolatore, lo Spirito di Verità e aggiunge: “Ionon vi lascerò orfani, Io ritornerò da voi. È dunque Gesù che ritorna sotto la forma dello Spirito Santo. L’unità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo è qui rivelata.
Matteo 28,19: Gesù chiede ai suoi apostoli di battezzare “nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo”. Il nome è al singolare.
Altri testi rivelano la Trinità: 1 Corinzi 12,4-6 / 2 Corinzi 13,13 / 1 Pietro 1,1-2.
Riflessione
Il sole può essere un’immagine della divina Trinità: Il sole (il Padre), i suoi raggi luminosi (il Figlio), e il calore che emana (lo Spirito). Così, il Figlio, è “l’irradiazione della gloria del Padre e l’impronta della sua sostanza” (Ebrei 1,3). Lo Spirito Santo, un calore vivificante emanato dal Padre. Gesù disse ai suoi Apostoli: “Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità cheprocede (emanato) dal Padre, egli mi renderà testimonianza” (Giovanni 15,26). Questa “irradiazione” e queste “emanazioni” sono viventi e noi trasmettiamo, da parte del Padre, l’Amore e le emozioni della Vita Eterna di cui sono privati gli increduli che le rifiutano. Coloro che chiudono, ai raggi solari, i battenti delle loro case si privano della vita. Il Figlio e lo Spirito Santo sono, del Padre, una “emanazione di sé”, “uno sdoppiamento”.
È difficile capire le profondità dell’uomo, a maggior ragione quelle di Dio.
Il Padre, come un sole vivente, emana il Figlio e dona la Vita attraverso lo Spirito Santo. Beati i cuori puri perché vedranno, comprenderanno e vivranno Dio (Matteo 5,8 / Giovanni 17,3).
donne ultraviolette
Siamo donne ultraviolette: frequenze al di là del visibile e della televisione. Ultraviolette del pensiero, vorremmo ri/fondare i rapporti fra i SESSI, e verso il MONDO, sulla base del RISPETTO.
METEMPSICOSI RELOATED
Qui non troverete ‘verità’ solo ‘informazioni’ tradotte, quelle le cui conclusioni sarete VOI a dover confrontare ed approfondire…
superficaoca channel
Ho un Q.I. così ALTO (anche senza tacchi) che mi vergogno. Motti del Superficaoca Channel:1. PRESTO!! che è TARDI !!!!
Amnesty International
Amnesty International è un’Organizzazione non governativa indipendente, una comunità globale di difensori dei diritti umani che si riconosce nei principi della solidarietà internazionale. L’associazione è stata fondata nel 1961 dall’avvocato inglese P
La Rete delle Donne
Per i nostri diritti, e per il bene di tutti, è il momento di unirci, cercando l’amicizia e il sostegno degli uomini che non sentono il bisogno di schiacciare le donne, per tentare un cambio di paradigma.
Anagen.net
un portale di integratori ,ricco di spiegazioni scientifiche
Fondazione Valsè Pantellini
Gli studi sull’efficacia dell’ascorbato di potassio nella cura del cancro (vai al post sull’argomento)
Ivan Ingrilli (grillo parlante)
Questo blog cerca di informare sui pericoli che ci vengono nascosti ai danni della nostra salute, sulle leggi che influenzano la nostra liberta’ di scelta e su quelle corporazioni che lucrano promuovendo i loro prodotti, danneggiando la scienza e le soluz