LA MIA CASA E’ IN AFFFITTO IL MESE DI AGOSTO
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l dottor Ghassan Abu Sittah ed il dottor Swee Ang, due chirurghi inglesi, sono riusciti a raggiungere Gaza durante l’invasione israeliana. In questo articolo descrivono le loro esperienze, condividono le loro opinioni e ne traggono le inevitabili conseguenze: la popolazione di Gaza è estremamente vulnerabile e totalmente inerme davanti ad un eventuale attacco israeliano. In questo articolo ci occuperemo esclusivamente dell’invasione che ha avuto luogo dal 27 dicembre 2008 al 18 gennaio 2009.
Le armi israeliane Gli armamenti impiegati, oltre alle bombe e agli esplosivi ad alto potenziale convenzionali, includono anche tipologie non convenzionali. Ne sono state identificate almeno quattro categorie: Proiettili e bombe al fosforo Bombe pesanti Bombe ad implosione Bombe silenziose Esecuzioni Eliminazione di ambulanze Bombe a grappolo Conteggio dei morti Feriti gravi Fattori speciali * Nessuna via di fuga: Gaza è stata sigillata dalle truppe israeliane, che hanno impedito a chiunque di fuggire dai bombardamenti e dall’invasione terrestre. Semplicemente, non c’era alcuna via di fuga. Anche all’interno dei confini di Gaza gli spostamenti dal nord al sud sono stati resi impossibili dai tank israeliani, che hanno tagliato ogni via di comunicazione. Al contrario della guerra in Libano dell’82 e del ’06, in cui la popolazione poteva spostarsi dalle aree di bombardamento massiccio a quelle di relativa sicurezza, un opzione di questo tipo era preclusa a Gaza. * La densità della popolazione di Gaza è eccezionale. E’ inquietante notare che le bombe impiegate dall’esercito israeliano sono “ad alta precisione”. Il loro tasso di successo, nel centrare palazzi affollati, è del 100%. Altri esempi? Il mercato centrale, le stazioni di polizia, le scuole, gli edifici dell’ONU (in cui gli abitanti erano confluiti per sfuggire ai bombardamenti), le moschee (di cui 40 sono state rase al suolo) e le case delle famiglie, convinte di essere al sicuro perché tra loro non si annidavano combattenti. Nei condomini, una sola bomba a implosione è sufficiente a sterminare decine di famiglie. Questa tendenza a prendere di mira i civili ci fa sospettare che gli obiettivi militari siano considerati bersagli collaterali, mentre l’obiettivo primario sia la popolazione. * La quantità e la qualità delle munizioni sopra descritte ed il modo in cui sono state impiegate. * La mancanza di difese che Gaza ha dimostrato nei confronti delle moderne armi israeliane. La regione non ha tank, aeroplani da guerra, nessun sistema antiaereo da schierare contro l’esercito invasore. Siamo stati testimoni in prima persona di uno scambio di pallottole tra un tank israeliano e gli AK47 palestinesi. Le forze in campo erano, per usare un eufemismo, impari. Conclusione
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Cene da gourmet e happy hour così la Chiesa cerca nuovi fedeli (da http://www.Repubblica.it) |
Da Londra all´Italia, l´evangelizzazione si fa glamour |
Con i corsi Alpha le Sentinelle del Mattino e altri si sono ispirati agli anglicani |
“Non vogliamo conquistare gli atei ma chi è cristiano e non sa che Gesù è in mezzo a noi” |
(SEGUE DALLA PRIMA PAGINA) DAL NOSTRO INVIATO |
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jenner meletti Buon cibo, «come in un ristorante a costo medio alto» e tutto gratis. Alla fine della prima cena, la domanda: «Conosci Gesù? Lo sai che ti sta aspettando?». Sono i commandos della nuova Chiesa, sono le duemila Sentinelle del Mattino (così le chiamò Giovanni Paolo II). Con l´obiettivo di conquistare non tanto atei o agnostici ma «i giovani che dormono nelle nostre parrocchie», ragazzi che con un paradosso vengono chiamati «praticanti non credenti». «Sono cristiani per tradizione – dice don Andrea Brugnoli, il fondatore delle Sentinelle – e pensano che Cristo sia morto e risorto duemila anni fa. Non sanno che è vivo e chiede a ogni giovane cristiano di diventare evangelizzatore». In una Chiesa dove quelli che vanno a messa tutte le domeniche, anche qui in Veneto, sono appena il 15% della popolazione battezzata, le Sentinelle organizzano un convegno chiamando da tutto il mondo chi ha inventato metodi nuovi per annunciare Cristo. «Già questa estate – dice don Brugnoli – cominceremo queste cene di evangelizzazione che si chiamano Alpha». Josè Alberto Barrera Marchessi, capo di Alpha in Spagna, spiega che queste cene sono ispirate dal Vangelo, «perché Cristo ha evangelizzato anche a tavola». «Noi abbiamo iniziato sei anni fa e il successo è arrivato presto. Il corsi sono stati inventati da un pastore anglicano, il reverendo Nicky Gumbel, nella parrocchia londinese di Holy Trinity Brompton. Il reverendo vedeva che tanti passavano davanti alla chiesa senza entrare e allora lui li invitò a cena. Oltremanica i risultati sono stupendi: l´anno scorso nella Holy Trinity Brompton hanno cenato 800 persone e il 40% si sono convertite. In Spagna i risultati sono minori ma solo perché Madrid è meno agnostica di Londra. Dobbiamo lavorare soprattutto per fare riscoprire la fede a chi già si sente cattolico. Le soddisfazioni però non mancano: quasi tutti, dopo la prima cena, continuano il corso. Li trattiamo bene, anche dal punto di vista culinario. Se possibile, usiamo dei veri chef». Alla seconda cena appare la cassetta per le offerte. «E noi avviamo il confronto. Le serate hanno temi precisi: chi è Gesù? Come posso essere sicuro della mia fede? Perché e come pregare? L´incontro si svolge una volta la settimana e dopo la sesta cena c´è un intero weekend che noi chiamiamo di incontro con lo Spirito Santo. Dopo la decima cena si ricomincia, ma i partecipanti debbono invitare i loro amici. I corsi Alpha hanno un successo enorme. Un padre anglicano li sta svolgendo in Iraq, per i soldati. Le cene si preparano sul tavolo che fu di Saddam, nel suo palazzo. Alpha funziona e crea polemiche. Abbiamo fatto spot nei cinema, con uno slogan semplice: “C´è più di questo, nella vita”. Ma contro di noi è partita una contro-campagna, quella dell´autobus degli atei. Questo significa che stiamo lavorando bene». Le Sentinelle studiano anche il metodo della Scuola di Sant´Andrea, inventato dal messicano Josè Prado Flores. «È un modo tutto nuovo – dice il capo delle Sentinelle – di fare catechismo. Si fa esperienza di Dio con tutti i cinque sensi. Si legge, ad esempio, che la parola di Dio è una spada ed ecco una spada che taglia un cocomero. Si dice che la parola divina è dolce come il miele ed ecco un barattolo di miele, per un assaggio. Racconta il Vangelo che Gesù, per guarire un cieco, sputò per terra, impastò la polvere e la mise sugli occhi di quell´uomo. Disse: “Ora vai alla piscina di Siloe a lavarti”. Chi partecipa al catechismo viene bendato e va alla ricerca di una fontana di cui sente lo scroscio. Un catechismo così si ricorda per sempre». Al convegno delle Sentinelle partecipa anche don Piergiorgio Perini, il milanese che a Sant´Eustorgio ha inventato le “cellule parrocchiali”. «Essere nella cellula vuol dire convertirsi e convertire la moglie o il marito, gli amici, i compagni di lavoro. Con queste cellule le parrocchie morte sono diventate parrocchie in fiamme, per l´ardore di una fede che va alla testa». Tanti progetti sulla riga di partenza. Come l´ultima invenzione delle Sentinelle: l´Happy Hour. «Festa in un locale alla moda per annunciare Gesù a chi non entrerebbe mai in chiesa. Alcolici e musica cristiana d´ambiente. È come una grande rete gettata al largo». Almeno sono sinceri. |
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